Via libera all’Equity Crowdfounding

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Disciplinato da Consob il regolamento sulla raccolta di capitali di rischio tramite portali online

L’attuale situazione delle imprese, soprattutto delle PMI, continua a essere caratterizzata da una difficoltà di accesso al credito. Gli istituti di credito sono riusciti a superare, chi più e chi meno, la crisi del 2008 e hanno ottenuto dalla BCE abbondante liquidità da immettere nel sistema. I parametri richiesti per concedere credito alle PMI però continuano a essere molto stringenti. Ecco quindi che in un tale contesto, hanno trovato sviluppo forme di finanziamento alternative al credito bancario.

Tra queste ha avuto un grande sviluppo il crowdfunding, o finanziamento collettivo. Si tratta di un processo collaborativo tra gruppi di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere progetti di investimento di terzi. L’incontro tra domanda e offerta di finanziamenti è facilitato dalle piattaforme web, che permettono l’incontro e la collaborazione dei soggetti coinvolti. In particolare si parla di equity crowdfunding quando, tramite l’investimento on-line, si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società. Gli investitori diventano quindi titolari di quel complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell’impresa.

In passato le Pmi nell forma giuridica di S.r.l. (che non fossero start-up “innovative”) avevano sempre avuto il divieto di offrire al pubblico il loro capitale sociale, in base all’articolo 2468 del Codice civile.

L’Italia, a differenza degli altri paesi europei, è stato il primo paese a regolamentare, nell’anno 2013, questo tipo di finanziamento innovativo. Da allora le campagne di crowdfunding lanciate in Italia sono circa 42, con 10 milioni di Euro raccolti e circa 67 milioni di visitatori.

Oggi, contrariamente a quanto stabilito dall’articolo, le società che intendono avviare una campagna di crowdfunding possono modificare il loro statuto sviluppando categorie di quote particolari, al fine di privilegiare gli investitori. Con delibera CONSOB 20204 del 2017, sono entrate in piena operatività tutte le novità del nuovo “Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line”, poi ratificate dalla Legge di Bilancio 2018, che ha esteso l’utilizzo del crowdfunding anche a tutte le “SRL” che rientrano nell’alveo delle PMI.

Questa importante modifica normativa ha sicuramente allargato il perimetro di utilizzo di questo strumento finanziario, ed è lecito pensare che la raccolta di capitale di rischio tramite i portali on-line possa svilupparsi in maniera importante nei prossimi anni a venire.

a cura di ConCredito