Intervista a Gianfranco Antognoli, fondatore di Concredito

intervista a Concredito tramite il fondatore Gianfranco antognoli

Perché un ‘azienda, un privato, dovrebbero usare i vostri servizi  anziché trattare da soli con la banca?

Perché all’interno della struttura aziendale e presso i consulenti tradizionali non sono sempre presenti quelle competenze che sarebbero necessarie per relazionarsi efficacemente con le Banche in questo particolare momento. Lo stesso dicasi per i privati. E’ necessaria quindi una professionalità specifica, nel quadro attuale diverso dal passato pure recente, e anche un’esperienza per ottenere le soluzioni richieste e ottenerle anche con le tecnicalità e al prezzo più conveniente per il richiedente

Ma la vostra consulenza sarà cara!

No, la spesa è contenuta e riassorbita dalle migliori condizioni ottenute 

Cosa rischia il privato a trattare da solo?

Rischia purtroppo di non risolvere il suo problema o di andare incontro , se va bene, a condizioni più onerose per lui.  Infatti un privato potrebbe anche autonomamente interfacciarsi con un intermediario bancario ma  entrerebbe in contatto con una realtà complessa, non sempre trasparente e “distante”, che utilizza strumenti fuori dalla loro area di competenza. 

L’azienda avrà già i suoi consulenti. Come vi comportate in questo caso?

Noi non siamo un’alternativa al professionista/commercialista dell’azienda , bensì un partner complementare che ottimizza il lavoro dei professionisti che già lavorano con l’imprenditore. Siamo dunque collaboratori di commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro e la nostra specificità è aggiuntiva e non sostitutiva, oltre che temporanea.

Quante cose ci sono che nell’approccio con una banca non si sanno? Cose che raccontano tutti i trucchi..

 Tantissime a cominciare dal famoso Rating che oggi purtroppo  fa da “padrone”

Bene. Ma voi risolvete solo problemi oppure anche un’azienda che va bene può aver bisogno di voi?

Anche un’azienda in piena saluta finanziaria e apparentemente ben “servita” dalle banche può fare un check-up che risulterà positivo per il suo conto economico 

 

Ma qual il motivo per cui più spesso ci si rivolge a voi? Crisi aziendale, difficoltà di accesso al credito ..che altro?

La prima motivazione sicuramente è la difficoltà di accesso al credito, quindi si rivolgono a noi aziende che sono alla ricerca di una figura che sia in grado di fornire assistenza lungo tutto il percorso che porta alla stipula dei contratti di finanziamento.  Ma non solo. Ad esempio si rivolgono a noi quelle aziende che ricercano assistenza per:

  • ottenere un miglior rapporto con le banche e quindi un’ottimizzazione delle condizioni e della struttura finanziaria
  • la gestione della liquidità e quindi la prevenzione delle crisi finanziarie e di liquidità
  • affrontare la crisi

Poi naturalmente ci sono anche motivazioni più specifiche.

Si legge nel vostro sito :

La situazione attuale richiede che la funzione finanziaria nelle PMI diventi strategica. Ci spieghi meglio.

Oggi la finanza per l’economia di un’impresa piccola o grande fa la differenza ed è decisiva per la sua sopravvivenza e per il suo sviluppo.  Una corretta applicazione della funzione finanziaria permette di individuare l’impatto che ogni decisione strategica produce sul rating, di confrontare i diversi approcci di ciascuna banca in modo da poter valutare l’offerta più idonea, di programmare in via anticipata la necessità di risorse finanziarie definendo le forme tecniche più appropriate rispetto alle scadenze e infine di predisporre la pratica in modo adeguato in una direzione di trasparenza informativa nei confronti delle banche.

 

A proposito di cronaca, che interessa sempre : una delle tante “ sparate” di Renzi ha rischiato di mettere in crisi i rapporti istituzionali (Bankitalia indipendente).

I rapporti istituzionali sono messi in difficoltà dalla Politica con la p minuscola: il senso dello Stato e delle istituzioni ormai è calpestato troppo spesso dai partiti che puntano più sui sondaggi, sul voto e sui consensi anche virtuali più che sugli interessi effettivi del paese reale.

In realtà è il Pres. Delle Repubblica  che avalla il parlamento, non Renzi, rimbalzato da Gentiloni. Che dire?

Su questa vicenda, ma non solo pensiamo solo ad alcune della  giustizia, gli interessi delle lobbies e della politica partitica sono tante e differenti. Il sistema autoreferenziale delle Banche tende a difendersi dagli interventi esterni: questa logica ha prevalso spesso sugli equilibri necessari, ognuno può dare la sua personale interpretazione ma il problema non è la persona del Governatore ma i ruoli che sono stati assunti e i pericoli più o meno presenti di “invasione di campo” rispetto a vicende preoccupanti per l’economia e il risparmio degli italiani, considerato il peso delle Banche nel processo di sviluppo e nella crisi.  

L’annuncio di Draghi del  50% del QE è prodromico della risalita dei tassi di interesse a breve? Sarebbe un guaio per i conti pubblici ma in genere per tutti noi.

A breve non avremmo una ripresa dei tassi quando riprenderà l’economia reale e l’inflazione. Questo sicuramente succederà e non sarà un dramma.

 

a cura di Concredito