I sindaci di Crete e Valdarbia: “Servono interventi concreti”

Passata la tempesta, infuriano le polemiche parallelamente – per fortuna – agli aiuti, alla solidarietà ma anche alle strumentalizzazioni politiche. Ogni occasione è buona per parlare spesso anche a vanvera, mentre la gente fa i conti dei danni, mentre tanti rifiuti ‘speciali’ (compresi blocchi di asfalto) attendono la lenta e inutile burocrazia per essere rimossi, mentre si cercano responsabilità anche per case costruite al di sotto del piano stradale o, magari, troppo vicine agli argini di fiumi e torrenti. Una situazione resa ancor più grave dalla vicinanza al precedente, analogo caso del 2013. Oggi rimangono il fango e la certezza che di chiacchiere non si può andare avanti. E’ il tempo di rimboccarsi le maniche per riportare la situazione alla normalità ma soprattutto per evitare che si verifichi nuovamente qualcosa del genere, laddove gli errori sono umani.

Per questo i sindaci dei Comuni della Valdarbia e delle Crete, maggiormente colpiti dal violento nubifragio, hanno deciso un intervento congiunto e chiaro.

“I nostri concittadini sono da giorni a lavoro per ritrovare una normalità che la giornata del 24 agosto ha spazzato via con piogge e nubifragi di impensabile violenza. Le nostre amministrazioni hanno dovuto far fronte ad una emergenza continua che solo adesso sta passando, lasciando lo spazio alla conta dei danni che per privati, attività commerciali, artigianali ed al bene pubblico è enorme”.

I sindaci di Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia e Murlo richiedono all’unisono il riconoscimento dello stato di emergenza per i loro territori, messi in ginocchio dal nubifragio della giornata del 24 agosto.

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“Adesso le nostre comunità hanno bisogno delle istituzioni extraterritoriali, abbiamo tutti richiesto lo stato di emergenza Regionale e soprattutto Nazionale ed è necessario che il Governo e la Regione facciano la loro parte e stiano al fianco dei nostri comuni, messi in ginocchio da un’alluvione che per violenza, danni causati ed intensità è ben peggiore della precedente del 2013”.

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“Abbiamo strade interrotte, ponti impraticabili, attività commerciali e artigianali invase da acqua e fango. I nostri concittadini hanno subito danni nelle loro proprietà e tutti stiamo facendo il possibile per ricominciare una vita normale. Due calamità in due anni non sono gestibili con l’ordinaria amministrazione e con i pochi mezzi finanziari che gli enti locali hanno a disposizione dati i tagli dei governi”.

“Fin dalle prime ore ci siamo messi a lavoro senza aspettare nessuna certezza di aiuti esterni perché le nostre comunità sono abituate a rimboccarsi le maniche e, solidali tra loro, uscire dai momenti difficili. Adesso abbiamo bisogno di sentirci appoggiati, abbiamo bisogno di un aiuto concreto in termini di risorse da Stato e Regione. Da soli, con i vincoli al patto di stabilità e con le poche risorse che i nostri bilanci ci permettono di liberare non possiamo farcela”.

I sindaci:
Paolo Bonari (Asciano)
Paolo Montemerani (Buonconvento)
Fabiola Parenti (Murlo)
Gabriele Berni (Monteroni d’Arbia)