Gsk, i vaccini restano a Siena

“I progetti di ricerca sulla meningite saranno determinanti per il futuro dell’azienda in tutto il mondo” si legge nella nota ufficiale diffusa da Gsk che conferma in questo modo il ruolo strategico del polo di Siena e Rosia per lo sviluppo dei prossimi anni. Così i vaccini di Gsk restano a Siena.

 

Negli ultimi mesi del 2015 la multinazionale aveva reso nota una riorganizzazione che aveva fatto paura a dipendenti e aveva scatenato sindacati e politica, nonostante la chiarezza ci fosse stata fin da subito e su queste colonne avessimo scelto un titolo che oggi si legge come profetico (potete rileggere l’articolo qui).

 

Gsk Vaccines ha quindi annunciato proprio oggi che manterrà all’interno del polo toscano le attività di Technical Research & Development (Trd) a supporto del Centro Ricerche e Sviluppo di Siena. Si tratta di un’importante conferma per i due siti senesi (quello cittadino e quello di Rosia, a pochi chilometri dal capoluogo) che rinforzano così, ulteriormente, la propria rilevanza strategica a lungo termine all’interno del network globale di Gsk.

Il dipartimento TRD di Siena è adesso confermato all’interno del network di Ricerca & Sviluppo di GSK Vaccines, mantenendo in Italia un’organizzazione che prevederà 150 collaboratori, incluse le attività di supporto al TRD. La struttura di questa organizzazione verrà definita nel corso dei prossimi mesi. Inoltre, coerentemente con il processo di integrazione preannunciato lo scorso 2 dicembre, GSK Vaccines ha presentato la nuova organizzazione globale della funzione Finanza. Nella nuova organizzazione tale funzione sarà integrata all’interno del modello operativo centralizzato di GSK, garantendo un business sostenibile, efficiente e competitivo. Resteranno dunque impiegati sui due siti senesi 150 collaboratori, a fronte dei precedenti 175: per i 25 esuberi, Gsk Vaccines garantisce l’impegno ad «avviare un processo di consultazione» per minimizzare l’impatto e trovare soluzioni: lo stesso processo che sta già riguardando anche le 18 posizioni non confermate a seguito della riorganizzazione globale dell’area Finanza, preannunciata lo scorso dicembre.

Soddisfatti i sindacati che auspicano nuovi progetti a lungo termine e – come si legge in uan nota di Filctem Cgil “Non sono in molti a sapere  che buona parte dei vaccini attualmente in commercio per prevenire la meningite sono stati ideati, sviluppati e tutt’ora prodotti nei laboratori senesi passati nel 2015 da Novartis a Gsk. Se la Toscana ha avuto la possibilità di fronteggiare, con una diffusa campagna di vaccinazione, il recente focolaio di meningite C, lo si deve anche alla pronta risposta dell’unica azienda, appunto Gsk, che sul territorio nazionale può fornire in tempi rapidi quantità sufficienti di vaccino per arginare questa aggressiva patologia infettiva”.