Banca MPS maglia rosa per la parità di genere

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Banca Monte dei Paschi di Siena risulta al primo posto per “parità di genere nei Consigli di Amministrazione”, secondo la ricerca dall’agenzia di rating Standard Ethics, che monitora l’attuazione delle politiche di sostenibilità da parte delle società quotate nei maggiori mercati finanziari dell’area Euro.
Secondo Standard Ethics la parità di genere nella composizione dei CdA è un elemento centrale delle politiche volontarie sulla sostenibilità promosse dall’Unione Europea e dall’OCSE.
Banca Mps è all’avanguardia sotto questo profilo e il risultato è il frutto di un percorso di qualificazione del proprio sistema di corporate governance complessivo che il vertice della Banca ha portato avanti in questi ultimi anni nella convinzione del grande valore che le donne possono dare in azienda a tutti i livelli, a cominciare proprio dal CdA.
Con il complessivo rinnovo del CdA nell’aprile di quest’anno, la “quota rosa” tra gli amministratori è arrivata al 50% (7 amministratori su 14 sono donne), ben oltre le soglie previste già a partire dal 2012 dalla legge italiana. Al primo posto tra le società del S&P MIB-40 ed al secondo posto nella classifica stilata da Standard Ethics nell’area Euro. Il dato non è un fatto isolato. Infatti in Banca Mps la parità di genere è assicurata non solo a livello di CdA bensì è un’attenzione estesa a tutte le componenti della Banca, a cominciare dal Collegio Sindacale con il presidente e 3 dei 4 sindaci al femminile. In tutto il personale dipendente inoltre, gli equilibri tra uomini e donne stanno progressivamente migliorando in virtù di una politica attiva di pari opportunità realizzata negli anni dalla Banca. Oggi il 47,8% dei dipendenti sono donne. Tanto, se pensiamo che poco più di dieci anni fa era inferiore di circa 10 punti percentuali. E ancora, ben il 43% dei ruoli di responsabilità sono appannaggio di personale femminile.