Mps, l’osservatorio mensile delle materie prime e borse merci

Piazza Salimbeni

· Prosegue nel mese di ottobre la flessione delle materie prime, con un calo medio dei prezzi dell’1.1%

 

· In ribasso il settore tessile (ISB Tessile -5.4%); in controtendenza l’alimentare (ISB Agricoltura +5) su cui è risultato determinante il netto recupero delle quotazioni dell’olio; stabile il settore carburanti (ISB Combustibili -0,1%)

 

· A livello mondiale, da segnalare la ripresa del prezzo dei metalli industriali (Palladio +16,2%, Rame +15,8%, Piombo 7,4%) e dell’oro nero (Petrolio WTI +24,6%, Brent +12,2%)

 

Siena, 8 Novembre 2011 – Una contrazione media dell’1.1% dei prezzi delle materie prime nel mese di ottobre e un netto rialzo delle quotazioni dell’olio. Sono queste alcune delle evidenze segnalate dall’Indice Sintetico Borse Merci (ISB) elaborato dall’Area Pianificazione Strategica, Research & Investor Relations di Banca Monte dei Paschi di Siena, che in un rapporto dedicato ha esaminato l’andamento delle principali borse merci italiane, tra cui Firenze, Prato, Biella, Padova. All’interno del paniere preso in considerazione questi i principali aspetti:

 

Agricoltura. Quotazioni prevalentemente in discesa per il mercato cerealicolo, fatta eccezione per il riso, che segna incrementi sostenuti (superfino arborio +21,1% mese/mese, RIBE +22,6%). Nel settore oleario, positiva la dinamica del prezzo per l’olio di tipo extra vergine I.G.P. Toscano (+33,7% mese/mese). Nel report pubblicato dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) le previsioni di produzione di olio 2011 evidenziano una flessione media nazionale del 5% sullo scorso anno. Tra i principali motivi della flessione tendenziale delle produzioni olivicole i fenomeni dell’abbandono o di non raccolta, determinati dalle perdite di reddito a carico degli olivicoltori. Scendendo nel dettaglio regionale, per la Toscana i volumi potrebbero superare di poco le 13mila tonnellate, con una flessione pari al -35% rispetto al 2010; buona attesa sulla qualità.

 

Allevamento. Quotazioni stabili delle carni bovine rispetto a settembre; quotazioni in rialzo per i polli (+2.5% mese/mese), con l’incremento che ha risentito prevalentemente della bassa disponibilità di prodotto e dell’aumento dei costi per il mangime. Inversione di trend rispetto a settembre per i suini (-8,3% mese/mese) causa il calo della domanda.

 

Tessile. Segnali positivi dal settore tessile italiano. Secondo i dati diffusi dall’Istat, ad agosto, le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori fanno registrare incrementi marcati sia nel fatturato che nell’indice grezzo degli ordinativi, che crescono rispettivamente del 15.3% e del 14,1% rispetto all’anno precedente. La Borsa Merci di Biella, ad ottobre, mostra trend in discesa per la lana (in media -8.4% mese/mese). Flessione per il cotone alla Borsa Merci di Prato (nel mese di settembre -8.1% mese/mese).

 

Combustibili. I dati di ottobre della Borsa merci di Firenze mostrano andamenti sostanzialmente stabili rispetto al mese di settembre. Da segnalare che da novembre fino a fine anno la componente accise dovrebbe subire un aumento quantificabile in 8,9 euro per mille litri (circa un centesimo a litro). Tale misura è stata presa dall’Agenzia delle dogane per far fronte all’emergenza alluvione in Liguria e Toscana.

 

A livello macroeconomico, infine, in Italia gli indicatori anticipatori di ottobre continuano a segnare un rallentamento: l’indice del clima di fiducia dei consumatori scende per il quinto mese consecutivo, attestandosi a 92,9; l’indice di fiducia delle imprese, scende a 94 punti, da 94,5 di settembre.

 

Sul mercato borsistico gli ETF sulle Commodity risultano ancora migliori rispetto all’indice FtseMib, perdendo da inizio anno in media il 9% rispetto al -24% della Borsa di Milano.