Vittorio Sgarbi su La Bellezza Ferita: “Un’iniziativa carica di significato”

Non è sfuggito all’interesse del critico d’arte Vittorio Sgarbi l’evento La bellezza ferita – Norcia, earth heart art quake La speranza rinasce dai capolavori della città di San Benedetto appena aperta al pubblico

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Professor Vittorio Sgarbi, lei conosce bene la realtà senese, gli spazi del Santa Maria della Scala e soprattutto le opere che qui saranno esposte, provenienti da Norcia e dintorni. Quale la sua opinione sull’iniziativa La Bellezza Ferita?

“La trovo un’ottima opportunità per Siena, per ripartire dopo il travagliato periodo che ha attraversato la Banca Monte dei Paschi. E questo è anche un auspicio. L’attività espositiva viveva attraverso il potere quasi statuale dei contributi della banca, che ha significato tutto per la città: un’istituzione benefica e sempre pronta ad intervenire tanto da integrarsi e fondersi con il pubblico. Oggi, il fatto che la crisi abbia interrotto quel benefico flusso e che riparta con una mossa così misericordiosa… la trovo un’iniziativa che ha senso, un bel segnale”.

Un giudizio positivo, dunque. Lei aveva pensato a qualcosa di simile, dopo il terremoto?

“Avevo avuto l’idea di fare sì un’iniziativa del genere a Mantova, per sostenere Amatrice e anche su Milano era nata un’idea simile. Tra queste città, che potevano diventare il riferimento per ciò che purtroppo non si può più vedere nei luoghi di origine distrutti dal terremoto, è stata Siena ad anticipare. E’ stata la prima a mettere in mostra capolavori dell’arte italiana ed è un bene: la città vanta un turismo culturale piuttosto sostenuto quindi è un buon posto per poter vedere  – o rivedere, per quanti lo avessero già fatto in passato nei luoghi originari – queste opere che erano quasi perdute, ferite. Mi sembra davvero un’iniziativa carica di significato”.

Lei aveva visto le opere, recandosi nelle zone colpite dal terremoto. Tornerà a vederle, a Siena?

“Sì. Un patrimonio sommerso. Molte delle opere si trovavano poi in zone fuori mano, si doveva proprio andarle a cercare. Siena non è fuori mano, porta con sé anche questo vantaggio e conto di venire presto a vedere la mostra”.

 

Katiuscia Vaselli