Via di Fieranuova: l’antico mercato del bestiame

Dal Trecento, in via di Fieranuova si teneva il mercato del bestiame, prima che venisse spostato in aree meno centrali della città. Nel complesso conventuale del Refugio, sorto nell’ultimo ventennio del Cinquecento come asilo e ricovero, venivano ospitate le giovani povere e abbandonate di Siena.

Via di Fieranuova si apre sulla destra scendendo da via dell’Oliviera. Il toponimo Fieranuova (insieme alla parallela via di Fieravecchia) ricorda l’esistenza del mercato del bestiame, soprattutto quello equino, che dal Trecento si teneva in queste strade, prima che venisse spostato in aree meno centrali della città. Sappiamo che la parte finale di via dell’Oliviera, ad esempio, venne realizzata dal Comune proprio nei primi anni del XIV secolo quando decise di riempire il fossato antistante la porta di San Maurizio proprio per ospitare la fiera equina.

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Oggi via di Fieranuova è una strada senza sfondo, ma la sua struttura attuale risale solo al XVII secolo, quando vennero ampliati gli edifici del complesso conventuale del Refugio, sorto nell’ultimo ventennio del Cinquecento come asilo e ricovero per le giovani povere e abbandonate di Siena, con l’annessa chiesa dedicata a San Raimondo, la cui facciata barocca fu avviata nel 1660 dall’architetto Benedetto Giovannelli su commissione di papa Alessandro VII. In precedenza Fieravecchia e Fieranuova erano collegate tra loro, come dimostra la veduta del Vanni, e come oggi attesta la traccia della targa col nome della via ancora leggibile proprio in fondo a Fieranuova.

Maura Martellucci

Roberto Cresti