Una giornata per riscoprire l’ex orfanotrofio San Marco

Con la riapertura della Chiesa di Santa Marta, e il restauro di una tela di Francesco Vanni, un primo passo per il recupero dell’ex orfanotrofio San Marco

Aprire gli spazi meno conosciuti ma non per questo meno importanti  della città è una delle prerogative dell’assessorato alla Cultura. L’Open Day S. Marco, in programma oggi, dalle ore 15.30 alle 17.30, si colloca, appieno, all’interno di questa nuova  progettualità innescata dall’assessora Francesca Vannozzi. Poche, infatti, le persone che hanno avuto la possibilità di visitare gli spazi dell’ex orfanotrofio San Marco. Di conoscere la particolarità degli ambienti e le opere d’arte qui custodite.

«Uno spazio – commenta l’assessora – tra i più belli e allo stesso tempo tra i meno noti. Un volume importante, ancora non del tutto recuperato, e sul quale, grazie alle sinergie attivate, è stato possibile iniziare e, in alcuni casi completare, alcuni importanti interventi per la concretizzazione di un’operazione culturale che ha per obiettivo la salvaguardia dell’immobile e delle sue memorie. Già in programma, infatti, una continua attività di ricerca sulla sua storia, attestata e documentata attraverso la realizzazione di pubblicazioni, il primo Quaderno della Collana S. Marco sarà presentato in occasione dell’Open Day; la valorizzazione degli spazi recuperati come quelli che ospitano l’archivio storico comunale e il Refettorio; l’ottimizzazione di altri luoghi di grande suggestione, la Sagrestia e la Chiesa di S. Marta dove è stata ricollocata, dopo il restauro di cui si è fatto generosamente carico il Rotary Club di Siena, la bellissima tela di Francesco Vanni (1563-1610) “L’incoronazione della Vergine”. Spazi di culto, di notevole pregio, oggi visitabili per condivisione di obiettivi, con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Così come è avvenuto con la Contrada della Chiocciola per l’oliveta adiacente all’ex orfanotrofio, che da area verde riservata ad uso contradaiolo adesso è aperta alla fruizione pubblica. In cantiere, infine, il trasferimento della Mediateca del Comune, un primo passo verso un progetto di cultura audiovisiva più ampio che registra l’interesse della Mediateca regionale».

Un progetto indubbiamente complesso e non di rapida attuazione ma, come ha detto Vannozzi: “se gli intenti si coalizzeranno e si stringeranno proficue alleanze istituzionali, si realizzerà uno dei più affascinanti e importanti interventi volti alla valorizzazione di una parte  tra le più belle di Siena”.

«Prosegue – ha affermato il sindaco Bruno Valentini – il fecondo rapporto fra Comune e Contrade relativamente alla valorizzazione del territorio e del patrimonio pubblico. Grazie alla generosità della Contrada della Chiocciola, verrà resa disponibile per la cittadinanza una grande area verde in una zona del centro storico sprovvista di parchi pubblici. Ciò avverrà nell’ambito di un accordo con il Comune per la gestione di locali utili per l’attività della Contrada. Nel contempo riprendiamo il processo, fermo da anni, per la completa fruibilità del grandioso complesso ex orfanatrofio San Marco, compresi spazi ed opere di alto valore artistico. Stiamo anche definendo una nuova sistemazione per il Centro Anziani, che da anni sviluppa un encomiabile attività, nonostante l’angustia dei locali assegnati».

E le premesse già ci sono. La Contrada della Chiocciola, come ha affermato il priore Maurizio Tuliani «è  pronta a fare la sua parte sostenendo il recupero promosso dall’Amministrazione comunale e collaborando attivamente nello spirito di valorizzazione degli spazi del suo territorio. L’ex collegio S. Marco, situato nel cuore della Contrada, è stato da sempre un luogo vissuto da tante generazioni di contradaioli che lo hanno frequentato e utilizzato per iniziative sociali, ricreative e sportive. L’operazione assume quindi un grande valore per l’intera cittadinanza e in particolare per gli abitanti del rione».

E sempre sulla prospettiva di valorizzazione si colloca l’opera svolta dal Rotary International a servizio delle comunità locali e mondiali. «Tra i suoi obiettivi – ricorda Massimo Innocenti, presidente della sezione senese – azioni tese a combattere la fame nel mondo, la tutela della salute, l’alfabetizzazione e la cultura. Il Club di Siena, che da oltre 65 anni è attento ad operarsi per la propria città, quest’anno è particolarmente orgoglioso di aver  donato il restauro di questa stupenda tela, contribuendo ad arricchire il nostro patrimonio culturale e artistico».

«La riapertura della Chiesa di S. Marta con la ricollocazione della tela sull’altare sinistro – informa Alessandro Bagnoli, storico dell’arte della Soprintendenza – rappresenta un evento di significativo rilievo che si spera possa essere la prima tappa per il pieno recupero dell’antico monastero agostiniano. Nell’occasione sarà anche possibile vedere, nell’adiacente Coro delle monache, un’altra importante e rara figurazione dedicata alla Santa. Si tratta della scena delle sue esequie, che fu affrescata da un pittore formatosi nella bottega di Simone Martini. Oggi si tende a identificare questo maestro nel raro e raffinato Naddo Ceccarelli».

Per l’Open Day  sono previsti gli interventi del sindaco Bruno Valentini, dell’assessora alla Cultura Francesca Vannozzi, del presidente del Rotary Club Siena Massimo Innocenti, del funzionario della Soprintendenza Alessandro Bagnoli, del priore della Contrada della Chiocciola Maurizio Tuliani e di Stefania Ippoliti, responsabile Mediateca e area cinema della Fondazione Sistema Toscana.

A seguire il percorso guidato all’interno del Complesso con la visita alla Chiesa di Santa Marta per ammirare la tela di F. Vanni. Nella Sala della Cisterna  saranno effettuate proiezioni di video art di Luigi Formicola e Tobia Pescia a cura di Fondazione Sistema Toscana, mentre nel Chiostro sarà possibile assistere ad una performance di danza classica indiana con la Compagnia Natanavedica di Maresa Moglia. Proseguendo nell’ex refettorio, adesso Sala studio dell’Archivio storico, i visitatori potranno vedere il grande affresco “L’ultima cena di Gesù” e la mostra fotografica “Tracce 93” di Luca Betti con immagini in B/N  dell’ex Collegio prima del restauro; mentre nel Chiostro la mostra di pittura “Occhi sul mondo” di Daniela Martelli. Durante la visita altri momenti di danza con l’Ateneo di Marco Batti, le Compagnie Francesca Selva/Concorda e Irene Stracciati e, a conclusione, un buffet finale nel parco dell’oliveta, offerto dalla Contrada della Chiocciola.

Il complesso dell’ex orfanotrofio resterà visitabile dal martedì al venerdì in orario 9-13 e il giovedì dalle 15 alle 17. In programma, nel prossimo mese di ottobre, un secondo Open Day per la mostra sulla collezione dei modelli delle otto Fonti di Siena realizzate, alla fine dell’Ottocento, dall’ebanista senese Bernardino Barbetti (1834-1917).