Una storia tra Siena e il Lago d’Iseo

E’ una storia che parte da lontano quella che verrà raccontata giovedi’ 12 novembre a La Grotta del Gallo Nero di Siena, che in occasione di Girogustando, iniziativa di successo di Confesercenti, ospita Il Ristorante La Foresta di Montisola di Brescia, sul lago d’Iseo.

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La storia si racconta attraverso i piatti. Quelli del medioevo con il menù di Mauro Tigli che segue con cura il percorso della tradizione, della lettura e della ri-lettura di antiche ricette senesi: dal vino alla carne, dai cereali ai legumi, passando per l’olio e i pecorini fino. Ogni singola pietanza rievoca la storia e le tradizioni. Lo sfondo è il color terra di Siena mescolato con l’arte. Soprattutto quella della cucina senese. Ed è proprio qui che giovedì 12 novembre arriverà, per l’edizione autunnale di Girogustando che quest’anno sta registrando il tutto esaurito anche per l’idea di associare la cultura enogastronomica con quella del territorio, un’altra storia che viene dal nord. Dalla poesia dei grandi laghi d’Italia, anch’essi carichi di secoli di vicende e battaglie e amori da raccontare. Uno è l’amore per le tradizioni: dal 1974 in questa mescolanza di natura selvaggia e profumi del lago, i fratelli Novali hanno aperto e reso celebre il ristorante. Sandro, il più anziano dei due, è uno degli ultimi pescatori del Lago d’Iseo e con la sua tipica imbarcazione chiamata naet, lavora calando la sua rete nel lago e rifornisce col pescato del giorno la cucina della Foresta. Qui è Silvano a creare il menù in base al pescato e alla stagionalità, con grande maestria. A Montisola, la ‘perla del Sebino’, la pesca è da sempre il legame che unisce l’uomo al lago, la tipicità delle “sardine secche”, antico metodo di conservazione del pesce, ne è un esempio. Il menù della Foresta è a base di pesce di lago e prodotti rigorosamente locali, rivisitati conservandone il sapore nostrano ma in chiave moderna.foto-ristorante2

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Così la famosa sardina di lago di Monte Isola potrà incontrare la gustosa tartare di chianina in salsa camellina, la Zuppa di Cecco con Timballo di cicoria e guanciale croccante con olio novo – capace di portare con i ricordi all’infanzia nelle campagne toscane – verrà servita poco prima dei Garganelli con ragù di lago al Franciacorta e pomodorini pachino – uno dei vini migliori d’Italia ad esaltare il saporito pesce di lago – poi i secondi: il pescato e la cinta senese presentati con l’eleganza dei grandi cuochi che sanno esaltare ogni pietanza.

Si chiude con il dolce, si pasteggia rigorosamente con Chianti e Franciacorta, si gode anche di chicche culturali con le ‘scorribande storiche’ di Messer Lurinetto, e da una nutrita presenza di altre espressioni artistiche: le poetesse Angela Carlini e Ima Pasquadibisceglia, e la scultrice Laura Brocchi, che esporrà parte delle proprie creazioni in ferro battuto.

Per chi volesse prenotarsi, può farlo chiamando lo  0577 284356