Sani: “A Siena un centro per la musica unico in Europa”

Il direttore artistico della Chigiana Nicola Sani ha ideato un cartellone estivo molto particolare, incentrato sul rapporto tra Spazio e Suono.

E’ solo più di un anno che Nicola Sani è il direttore artistico dell’Accademia Chigiana. Un periodo di tempo in cui sono cambiate tante cose. A cominciare dall’impostazione del cartellone estivo di eventi proposti dall’istituto fondato dal conte Chigi Saracini. Per il 2016 il Chigiana International Festival & Summer Academy ha preso il nome di “SpaceinSound”, con l’idea di esplorare tutti i legami che legano il Suono allo Spazio e di come si condizionino a vicenda. Il tutto senza tralasciare l’aspetto fondamentale della Chigiana, quello formativo. Abbiamo incontrato il maestro Sani alla vigilia di uno spettacolo molto importante, “Sommet de Feu” (Teatro dei Rozzi – 21.15), un omaggio al primo musicista dodecafonico italiano, Giacinto Scelsi.

Direttore, quest’anno il Chigiana International Festival è diviso in otto sezioni. Quali sono e con che criteri le avete strutturate?
«Preferisco definirle “aree tematiche”. Si tratta di ambiti di programmazione che scorrono paralleli come colori di un ideale arcobaleno culturale lungo tutto l’ampio arco del festival, dall’8 luglio al 31 agosto. Le otto aree sono:

Chigiana Today è dedicata ai nuovi scenari della musica del nostro tempo.

Chigiana Expanded è un’area dedicata alla multimedialità, dove la musica incontra gli altri linguaggi espressivi, come la teatralità, la arti visive, la videoarte, il rapporto con lo spazio urbano, l’ecologia sonora ecc…

Chigiana Factor è il nostro X-Factor della “classica”, un’area di programmazione di straordinario interesse, interamente dedicata all’Accademia e ai concerti dei giovani interpreti, uno straordinario ed effervescente contenitore di nuove energie espressive dove incontrare le future star di domani, che escono dalle esperienze formative della Chigiana. Un’occasione unica per ascoltare a Siena i futuri protagonisti dei palcoscenici della grande musica in tutto il mondo.

Chigiana Legends è la fascia di programmazione incentrata sui grandi interpreti “leggendari” della Chigiana, i docenti che fanno dell’Accademia e di Siena il centro dell’estate musicale internazionale.

Chigiana Mix è l’area dedicata all’incontro tra la Chigiana e le altre istituzioni del territorio, prime tra tutte Siena Jazz e l’Opera Metropolitana del Duomo di Siena, con cui condividiamo importanti eventi.

Chigiana Off the wall è uno spazio dedicato ai concerti dei grandi interpreti e dei giovani artisti nei luoghi più suggestivi del territorio e delle “Terre di Siena”.

Chigiana Lounge è dedicata agli incontri col pubblico, al confronto con gli artisti e al dibattito sui concerti e sui temi trattati nel corso del Festival. Curata da Stefano Jacoviello, questa sezione è un momento prezioso per far conoscere da vicino i principali eventi dell’ampia programmazione del Chigiana International Festival, assieme ai protagonisti degli spettacoli e dei concerti e ai principali esponenti della critica e della comunicazione musicale di oggi.

Chigiana Radio Arte è il nuovo spazio intermediale dedicato alla Sound Art, una forma d’arte che per la prima volta entra nella programmazione della Chigiana. Realizzata in collaborazione con l’associazione Inner Room e curata da Federico Fusi e con il complesso museale del Santa Maria della Scale di Siena, diretto da Daniele Pitteri, Chigiana Radio Arte presenta una straordinaria mostra di installazioni multimediali di quattro grandi artisti di oggi (Masbedo, Daniele Puppi, Antonio Trimani e Alvin Curran) al Santa Maria della Scala e una webradio “radioarte.it” che trasmette 24 ore su 24 per tutta la durata del festival con un’ampia programmazione dedicata ai grandi capolavori della sound art internazionale. La webradio ospita anche programmi live (Sms Live Radio) ed è ascoltabile anche in appositi spazi allestiti a Siena tramite altoparlanti olofonici per una straordinaria esperienza nella tridimensionalità sonora».

Rispetto agli anni passati c’è più attenzione alla contaminazione. E’ una possibilità o c’è il rischio di snaturare la musica colta?
«Non sono d’accordo, la programmazione della Chigiana, dalla sua fondazione è sempre stata indirizzata verso i nuovi linguaggi della musica. Ovviamente ogni epoca è caratterizzata dai suoi fenomeni, dalle sue forme espressive e dalle diverse produzioni. La contaminazione non è stata inventata oggi, è solo un brutto modo di definire l’interrelazione tra le arti che è un patrimonio del Novecento (secolo “intermediale” per eccellenza) e che la Chigiana prima di altri ha messo in evidenza, basti vedere la programmazione delle Settimane Musicali Senesi nel corso dei decenni passati. Oggi autori come Max Richter e Ben Frost sono considerati esponenti della “contaminazione” musicale solo perché l’industria musicale li propone in questo modo, ma questo non deve trarre in inganno rispetto al fatto che sono autori di primo piano della musica del nostro tempo, con modalità di approccio molto diverse tra di loro. La nostra generazione e quelle successive si sono formate in un contesto musicale dove la distinzione tra i generi non esiste più e naturalmente la riflettono nella loro produzione artistica. Io ad esempio come compositore sono stato allievo di Stockhausen, ma al tempo stesso il Rock progressivo ha giocato un ruolo molto importante negli anni del mio percorso di apprendimento. Nella mia musica non posso ignorare questo aspetto, sarebbe come inibire una parte di me stesso e autocensurarmi. Non per questo considero la mia musica “contaminata” perché uso nelle mie composizioni chitarre elettriche, computer o sintetizzatori elettronici, strumenti che ormai fanno parte di diritto della strumentazione e dell’orchestra di oggi. Vorrei anche ricordare che Max Richter è stato un allievo dei corsi di composizione dell’Accademia Chigiana».

Un passaggio importante nell’ambito di nuove sperimentazioni sullo spazio e il suono sarà lo spettacolo “Sommet de Feu”. Ci spieghi meglio cosa accadrà stasera.
«Un’autentica “piscina di suoni” accoglierà gli spettatori al Teatro dei Rozzi questa sera alle 21.15. In esclusiva per il Chigiana International Festival ed in collaborazione con il Centro di produzione De Singel di Anversa, Luigi De Angelis (fondatore del celebre “Fanny & Alexander”) e Sergio Policicchio questa sera immergeranno letteralmente il pubblico in un suggestivo ambiente di musica, suoni elettronici, luci ed effetti multisensoriali. “Sommet du feu” è una nuova creazione basata sulla musica di Giacinto Scelsi (1905-1988), compositore visionario e utopista, uno dei più interessanti e singolari artisti e pensatori del Novecento.

Per realizzare questo straordinario spettacolo, De Angelis e Policicchio hanno letteralmente rivoluzionato l’architettura del Teatro dei Rozzi, eliminando tutte le file di sedie della platea, sostituendola con sedie a sdraio. In questo modo molti spettatori potranno vivere l’incredibile esperienza di un’immersione totale nella tridimensionalità del suono a 360 gradi, circondati dalla musica eseguita dal Contempoarensemble diretto da Mauro Ceccanti, dal mezzosoprano Els Mondelaeers (una delle più interessanti voci internazionali della musica d’oggi) e dalla straordinaria regia del suono di Damiano Meacci del Centro Tempo Reale di Firenze, che si avvale di un’incredibile installazione multicanale di altoparlanti.

Tra musica, multisensorialità, teatro, tecnologia e arte sonora “Sommet du Feu” è uno spettacolo avvincente e imperdibile per conoscere la musica di Giacinto Scelsi ed entrare letteralmente nel suono con un viaggio appassionante e pieno di nuove scoperte».

Come tutti gli anni anche quest’estate ci saranno i concerti degli allievi chigiani. Come trova il loro approccio alla musica?
«C’è una profonda differenza tra i concerti degli allievi chigiani delle edizioni precedenti allo scorso anno e all’impostazione attuale. Prima i concerti degli allievi erano considerati “saggi” di fine corso ed erano ad accesso gratuito. Ora sono inseriti in una sezione tematica (“Chigiana Factor”) come veri e propri concerti di inizio carriera e sono a pagamento, anche se con un biglietto a prezzo molto ridotto. E’ un modo diverso, ma non indifferente di considerare il percorso formativo dei giovani che frequentano i corsi dell’Accademia Chigiana e che al termine del loro periodo a Siena sono protagonisti di un vero e proprio concerto per un “vero” pubblico pagante. Il loro approccio alla musica diventa così ancora più consapevole e professionale. Tra l’altro questa operazione ha avuto un immediato riscontro da parte del pubblico, già dall’edizione dello scorso anno. Mentre i saggi degli allievi erano scarsamente frequentati, i nuovi concerti di “Chigiana Factor” sono sempre pieni. Mi fa piacere ricordare che quest’anno gli allievi dell’Accademia Chigiana provengono da 45 Paesi diversi del mondo».

Per loro c’è la reale possibilità di farne una professione?
«Molti degli allievi usciti dai corsi di alta formazione della Chigiana sono già protagonisti della scena concertistica internazionale».

Dopo la conclusione dell’International Festival quali saranno le iniziative della Chigiana in programma?
«La stagione di concerti invernale e primaverile “Micat in Vertice” e un nuovo progetto tematico (come quello realizzato lo scorso anno dedicato al Conte Guido Chigi Saracini) incentrato su “Tradizioni e Tradimenti”. Inoltre ci saranno nuove iniziative con il Santa Chiara Lab dell’Università degli Studi di Siena, dedicata ai nuovi linguaggi elettronici e sperimentali e con l’Università per Stranieri di Siena».

A febbraio è nato il Polo Musicale Senese. Nel vostro cartellone ci sono i primi “frutti” della collaborazione tra Chigiana, “Franci” e Siena Jazz. Come procede il percorso insieme?
«Con grande sintonia, unità di intenti, visioni e strategie comuni. Già dall’autunno presenteremo un ricco cartellone di appuntamenti del Polo che porterà a Siena una nuova e articolata programmazione».

Quali saranno le prospettive future?
«Quelle di creare a Siena un centro unico in Europa per la formazione e la produzione musicale, dedicato interamente alle giovani generazioni».

Emilio Mariotti

 

Per informazioni e acquisto biglietti per il Chigiana International Festival & Summer Academy 2016: 0577.22091 – 0577220922

Biglietteria:

c/o Accademia Chigiana, Via di Città 89, Siena h.: 10-18
da due ore prima del concerto c/o Teatro dei Rozzi

Ulteriori informazioni: www.chigiana.it