Palio, il procuratore Vitello interviene sui prelievi effettuati sul cavallo Tornasol

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la comunicazione diffusa dalla Procura in merito alla vicenda legata al cavallo Tornasol che ieri non ha corso il Palio. Ricordiamo infatti che dopo un’ora e mezza di attesa e molti tentativi di ingresso fra i canapi, il cavallo esordiente Tornasol andato in sorte alla Tartuca, e montato dall’esperto Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, è stato ritirato in seguito all’applicazione dell’articolo 50 del Regolamento del Palio sulla base del quale l’impossibilità di correre viene dichiarata dall’autorità comunale in caso di una sopravvenuta “malattia” talmente grave da far ritenere che possa trovarsi nell’impossibilità di correre, su conforme parere espresso all’unanimità da un Collegio veterinario composto dal veterinario comunale, da quello nominato dal Magistrato delle Contrade e da un terzo di fiducia della Tartuca, dinanzi ai Deputati della Festa. Si è giunti, così, all’esclusione del barbero Tornasol, in virtù del suo alterato stato psico-fisico sancito dal Collegio e rappresentato anche dal fantino Luigi Bruschelli, che ha esplicitato più volte la condizione di ingestibilità del cavallo.

“In relazione a notizie circolanti su ordini generalizzati e preventivi di questo Ufficio per l’effettuazione di prelievi ematici su ogni cavallo che si fosse ferito in occasione del palio di ieri, si precisa che la notizia è destituita di ogni fondamento.
Questo ufficio si è limitato a delegare ai Carabinieri-Forestali di Siena, immediatamente dopo la decisione sul ritiro, prelievi ematici finalizzati ad accertamenti di laboratorio sul solo cavallo Tornasol, per verificare le cause della sua alterazione psico-fisica accertata dal collegio veterinario, che hanno portato all’applicazione dell’articolo 50 del Regolamento per il Palio”.