Manifestazione animalista: l’ira del Comune contro Prefetto e Questura

Sindaco e assessore critici verso l’autorizzazione alla manifestazione

Ha cominciato il sindaco di Siena Luigi De Mossi (“Capisco i diritti costituzionali, ma per me gli animalisti possono stare a casa loro”), ha proseguito l’assessore alla sicurezza Francesco Michelotti: “C’erano tutti i presupposti per vietarla”. All’amministrazione comunale di Siena non è andata giù la decisione che arriva dal Palazzo del Governo e da via del Castoro di dare il “via libera” (tecnicamente non si può parlare di “autorizzazione”) agli animalisti, che saranno a Siena domenica 9 dicembre. Ancora da chiarire il percorso dell’eventuale corteo, si vocifera di un “presidio” alle ore 12 in Piazza Amendola.

Il primo cittadino ha avuto diversi colloqui con Prefetto e Questore, ma evidentemente hanno prevalso le ragioni di questi ultimi e gli attivisti anti-Palio, che dopo la Carriera Straordinaria si sono scatenati sui social, lanciando la consuete accuse pensatissime, avranno la possibilità di agitare i loro slogan a pochi passi dal centro storico di Siena. Un “passo avanti” (in tutti i sensi) rispetto al 2015, quando furono invece relegati all’Acquacalda nel giorno del Palio di agosto: una manifestazione che passò quasi nell’indifferenza, anche perchè l’attenzione della città era tutta rivolta altrove. E mentre gli stessi animalisti su Facebook sognano, un giorno, “di arrivare a manifestare in Piazza del Campo”, la speranza, secondo alcuni, è che avvenga la medesima cosa di tre anni fa, benchè, sempre sui social, il clima sia molto “caldo”. “Non cadiamo nelle provocazioni – ha detto De Mossi – ma dovranno essere le forze dell’ordine a tutelare i senesi”. Come dire: le autorità che hanno dato l’ok alla manifestazione dovranno anche essere in grado di garantire la sicurezza assoluta.

“Ci desta una certa preoccupazione la manifestazione degli animalisti prevista domenica 9 dicembre – spiega in una nota l’assessore alla sicurezza Francesco Michelotti – Sappiamo bene che esiste un diritto costituzionale di  manifestare, in ossequio al quale il Questore ha concesso la piazza. Tuttavia sui social, i toni della manifestazione animalista sono bellicosi e la piega che sta prendendo la cosa non è delle migliori”. “A nostro avviso – prosegue Michelotti – proprio per questo motivo c’erano i presupposti per vietare la manifestazione come abbiamo chiesto dall’inizio, o quantomeno dirottarla in siti meno rischiosi della città. Piazza Amendola e’ prossima a negozi e abitazioni e i toni assunti dai manifestanti sono tutt’altro che concilianti: mi preoccupo inoltre per l’incolumità degli appartenenti alle Forze dell’ordine”. “Questa non è una manifestazione per gli animali, ma solo contro la città di Siena, la sua identità, la sua storia e la sua tradizione. Siena e’ il Palio, il Palio e’ Siena. Chiediamo a tutti i senesi e contradaioli – conclude Michelotti – di non cadere in alcuna provocazione e di far regnare l’indifferenza come miglior antidoto alle ridicole contestazioni di domenica prossima”. 

A.L.