A sette giorni dalla Tratta: le ipotesi di monta per lo Straordinario

Le ipotesi di monta in vista della Carriera di agosto

E’ il giorno delle previsite alla clinica del Ceppo: primissimo atto verso la scelta del lotto per il Palio Straordinario, che i capitani effettueranno fra sette giorni, il 17 ottobre. Nel frattempo, però, si “tirano le fila” per accordi e strategie con i fantini: ultimi giorni di incontri e telefonate, atte a definire le scelte proprio dopo l’assegnazione di mercoledì prossimo.

Andrea Mari detto Brio è uno degli oggetti del desiderio. Il fantino del Bruco può ripartire da dove ha vinto a luglio, ovvero dal Drago, così come ha nella Civetta un interlocutore privilegiato. La terza Contrada al canape dove ha vinto è la Torre, ma non è, in questo contesto, da escludere anche la Giraffa. Porte aperte anche nella Selva, più complicato il percorso per arrivare alla Chiocciola.

L’altro fantino vittorioso, Giuseppe Zedde detto Gingillo, ha la porta spalancata nella Lupa, dove ha vinto meno di due mesi fa. Rapporto forte anche con l’Oca, la Selva è una strada percorribile, così come la Giraffa. Jonatan Bartoletti detto Scompiglio è più di un’idea per la Torre, la Civetta ci sta facendo un pensiero, anche in ottica futuro, visto che Scompiglio è stato storicamente legato al Leocorno. Poi ci sono la Giraffa e la Lupa, dove Bartoletti ha vinto. Senza dimenticare la Chiocciola, che con Scompiglio ha un rapporto consolidato.

Non nasconde il legame con il Nicchio Giovanni Atzeni detto Tittia, senz’altro una delle primissime scelte per via dei Pispini. Così come è forte il legame con la Tartuca, dove ha montato ad agosto o con l’Oca, il cui giubbetto è stato già vestito arrivando anche primo al bandierino, come quello della Selva. Non sarà più la primissima opzione, ma Luigi Bruschelli detto Trecciolino potrebbe avere varie strade aperte: Nicchio, Tartuca, Oca, Selva, Civetta potrebbero pensarci, anche se magari in seconda battuta. Ampio spettro, sulla carta, anche per Carlo Sanna detto Brigante: il Nicchio e la Tartuca, per esempio, ma non è da escludere la Selva.

Fin qui i fantini che hanno la certezza di essere al canape la sera del 20 ottobre. Chi pera fortemente in una chiamata è Valter Pusceddu detto Bighino, che ha smaltito i due Palii di squalifica e potrebbe “sfruttare” anche la presenza di due accoppiate di rivali. Giosuè Carboni detto Carburo e Antonio Siri detto Amsicora cercano la conferma dopo agosto,  Alberto Ricceri detto Salasso quella dopo luglio, mentre Sebastiano Murtas detto Grandine, dopo la caduta nel Bruco, ha detto che non sarà a disposizione. Si apre teoricamente una porta, dunque, nella quale potrebbe provare a infilarsi di nuovo Francesco Caria detto Tremendo dopo il discreto Palio di agosto nella Giraffa. Poi ci sono i giovani che scalpitano: Federico Guglielmi che ha esordito nella Lupa per la prima volta di agosto, Federico Arri che ha vinto a Asti, tanto per fare due nomi.