Madri, figli e cognizione del dolore: l’opera di Gadda alla Biblioteca degli Intronati

La nuova edizione de “La cognizione del dolore” (Adelphi Editore, 2017) di Carlo Emilio Gadda, opera pubblicata a puntate sulla rivista “Letteratura” fra il 1938 e il 1941, poi in volume nel 1963 e di nuovo nel 1970, sarà presentata nella Sala storica della Biblioteca comunale degli Intronati (via della Sapienza, 5), alla presenza dei curatori Paola Italia e Giorgio Pinotti, mercoledì prossimo, 22 novembre, con inizio alle 17.30.

CARLO EMILIO GADDA (Agenzia: FARABOLA) (NomeArchivio: 936320su.JPG)

Frutto di un lavoro rigoroso sotto il profilo filologico e con l’accompagnamento di una nota al testo che ne ricostruisce la complessa vicenda sulla base di documenti inediti e materiali genetici, il libro narra il rapporto tra una madre e il proprio figlio, don Gonzalo, divorato da un male oscuro che “si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d’una vita”. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore e dolore per un preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro, una casa dissennata, epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un’immaginaria terra sudamericana che rievoca la Brianza.
All’appuntamento di mercoledì, coordinato dal presidente della Biblioteca degli Intronati, Roberto Barzanti, sarà presente anche Francesca Serra, specialista di letteratura italiana moderna e contemporanea, già docente all’Università degli Studi di Siena.