La grammatica dell’anima di Antonio Prete

Il libro di Antonio Prete “Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità” verrà presentato oggi alla Biblioteca degli Intronati

Da Sant’Agostino a Joyce, da Montaigne a Proust, fino a Calvino. Con riferimenti ad autori e periodi storici diversi, il saggista e narratore Antonio Prete, già docente di Letterature comparate all’Università degli Studi di Siena, presenta il suo ultimo libro: “Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità” (Bollati Boringhieri, 2016).

L’appuntamento, a ingresso libero, è nella Sala storica della Biblioteca comunale degli Intronati (via della Sapienza, 5) per oggi a partire dalle 17.

Il volume indaga sull’interiorità come luogo in cui vengono declinate le forme eterne del sentire e sulla sua grammatica. Nell’accezione di Prete, il cielo nascosto è quello spazio-tempo abissale composto da pensieri, passioni e desideri per il quale è stata contemplata e costruita una lingua: e senza attingere a quel lessico non potremmo riconoscere ciò che ci accade dentro.

L’incontro con l’autore sarà introdotto dal presidente della Biblioteca degli Intronati, Roberto Barzanti.