La cultura supera i confini. Da Siena a Cracovia, i racconti della via Francigena

La cultura supera i confini e riesce a costruire ponti. Si è tenuta a Cracovia, Polonia, “Notte Italiana” all’Istituto Italiano di Cultura. Protagonista la storia e la tradizione di Siena, con alcune tra le eccellenze del nostro territorio che hanno raccontato il sapore unico del capoluogo toscano: un viaggio attraverso la Via Francigena, portata a Cracovia dalla Betti Editrice grazie ai racconti dei suoi autori che hanno narrato le emozioni e le atmosfere delle Terre di Siena. Racconti e romanzi che, appunto, aiutano a costruire ponti e rinsaldare rapporti tra luoghi così diversi.

“Tornare all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia è sempre emozionante – racconta l’editore Luca Betti – rivedere amici ormai consolidati e incontrarne di nuovi un’esperienza impagabile sia dal punto di vista professionale che personale”. 

L’evento nasce grazie all’impegno del professor Massimo Mazzini, docente universitario e per molti anni esperto scientifico e culturale dell’Ambasciata Italiana a Varsavia e del dottor Ugo Rufino, direttore dell’Istituto, che ha visto la partecipazione di S.E. l’Ambasciatore Italiano a Varsavia Alessandro de Pepys e, come delegazione italiana l’editore Luca Betti, lo scrittore Paolo Ciampi, l’Assessore al Turismo del Comune di Siena Sonia Pallai e Pierino Fagnani, del Ristorante La Grotta di Santa Caterina da Bagoga.

Una sala piena e partecipata, un’ampia riflessione su come il racconto delle bellezze di un territorio in letteratura sia in grado, meglio di qualsiasi guida turistica, di far conoscere un luogo e la sua gente. É da questa convinzione che nasce la collana di narrativa Strade Bianche che si propone l’obiettivo ambizioso di presentare la Toscana attraverso nuove chiavi di lettura e che è stata donata alla biblioteca dell’istituto, per tenere sempre aperta una finestra tra i due territori.

Tra gli autori di Strade Bianche anche lo scrittore e giornalista Paolo Ciampi, conosciuto per i suoi tanti libri che nascono da viaggi reali o immaginari e che ha sottolineato il valore della parola scritta in grado di creare nuovi scenari e lo Stradario di Maura Martellucci e Roberto Cresti, che racconta la storia delle vie senesi, dalla loro nascita ai vari cambiamenti che si sono susseguiti nel tempo.

Ad arricchire l’evento, una mostra fotografica basata sul libro “La Via Francigena in Toscana con gli occhi aperti”, dove sono le immagini a guidarci in un percorso tra paesaggi e luoghi più o meno conosciuti, anche in questo caso filtrati dallo sguardo non convenzionale di Luca Betti in qualità di fotografo. La mostra, allestita una prima volta nelle sale del Consiglio Regionale Toscano, apre una finestra su un mondo dove gli uomini si celano dietro paesaggi e architetture e da lì provano a interrogarci e raccontare storie.
A chiudere la serata non poteva mancare un’incursione nei sapori senesi con lo chef Pierino Fagnani, Bagoga, che ha cucinato dal vivo per il pubblico presente in sala.