In viaggio con Siena News: Matera

Lo spunto arriva dai nostri lettori. Negli ultimi tempi abbiamo inaugurato, soprattutto nel fine settimana, l’uso di #inviaggioconsienanews
L’hashtag riunisce le foto dei luoghi che noi visitiamo e riteniamo di potervi suggerire ma anche, ormai, tante foto e racconti  vostri e delle vostre esperienze di viaggio in ogni angolo di mondo. Un diario che è esperienza e condivisione. Oggi vi proponiamo qualcosa che volendo è possibile fare in occasione dei prossimi ‘ponti’, Sant’Ansano per i senesi ma anche quello dell’Immacolata. Buon divertimento e… fateci sapere!

Matera
In Lucania esiste una delle più antiche città del mondo. Abitata ininterrottamente dal Paleolitico ad oggi, plasmata nel tufo, velata di una strana felice malinconia, Matera è il primo sito del sud ad essere stato riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Paesaggi incomparabili fanno da sfondo alla città dei Sassi che, durante la visita, scopri essere anche custode di enormi tesori artistici, di tradizioni ancestrali che migrano dai famosi ritmi della tarantella per arrivare ad incredibili opere di storica ingegneria urbana.

DOPO SASSI

“Delle città in cui sono stato, Matera è quella che mi sorride di più” scriveva Giovanni Pascoli e noi abbiamo provato a visitarla cercando di catturare le sue incoerenti, ma meravigliose sfumature, le stesse che da “Vergogna Nazionale” l’hanno fatta diventare Capitale della Cultura Europea 2019. A scapito di Siena, ma mantenendo una collaborazione culturale che non si esaurirà certamente con una semplice proclamazione. Un legame quello tra Matera e Siena che non nasce infatti solo dalla recente sfida a Capitale della Cultura, non si esaurisce per la comune caratteristica di città oasi dove ancora la sicurezza e la vivibilità la fanno da padrone, non si completa per quei rispettivi quasi 60.000 abitanti ancora innamorati delle proprie origini, ma casualmente e soprattutto per una data: il 2 luglio quando a Siena per il Palio ed a Matera per la Bruna si rievocano orgoglio di appartenenza ed amore per la propria terra.

DOPO MURGIA

Per il nostro breve viaggio ci siamo affidati alla competenza ed ai consigli degli amici del B&B Bagni di Sole dove abbiamo soggiornato per tre notti con un ottimo rapporto qualità prezzo, proprio come ci avevano indicato alcuni nostri amici che erano stati là. Ciò che rende davvero piacevole il soggiorno è l’atmosfera di casa, l’essere davvero ospiti dei proprietari che manifestano nel piccolo B&B la grande accoglienza tipica del sud. Sono queste le strutture ricettive proiettate verso Matera 2019 e di cui ci fidiamo quando ci dicono: “quando arrivi a Matera non puoi fare a meno di un tuffo immediato nei Sassi”.

I rioni si dividono in due zone, il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso. Per comprendere meglio questo susseguirsi di viuzze, scale, strapiombi, caverne e chiese rupestri suggeriamo di fare un salto a Casa Noha, un’antica residenza appartenuta ai nobili Noha e che oggi è diventata un centro di accoglienza per turisti e persone in cerca di informazioni. Al suo interno, attraverso supporti multimediali, è possibile avere un quadro generale della storia della città a partire dai primi insediamenti preistorici fino ai giorni nostri.
“Sull’acropoli” della città si erge la cattedrale dedicata alla Madonna della Bruna ed a Sant’Eustachio in stile romanico-pugliese e pronta a riaprirsi al pubblico ed ai fedeli dopo un imponente opera di restauro. Dal punto di vista devozionale si aggiungono le quasi 150 chiese rupestri diffuse sul territorio. Fra le visitabili vi segnaliamo la suggestiva chiesa di Santa Maria de Idris scavata alla base del Monterrone; la chiesa di San Pietro Barisano con l’interno scavato completamente nel tufo; la chiesa di Santa Lucia alle Malve contenente affreschi di notevole valore; le quattro chiese rupestri del Convicinio di Sant’Antonio e la Chiesa di Santa Barbara. La nostra curiosità non può fermarsi ai monumenti della fede, vogliamo capire cosa significasse vivere nei Sassi, vivere a contatto, non solo metaforicamente, con la terra e con la roccia. E’ per questo che il nostro viaggio continua all’interno della casa – grotta di vico Solitario nel Sasso Caveoso. La cucina, i letti con materassi riempiti con rami di granoturco, il tavolo per la cena, il focolare sono alcune delle testimonianze rimaste intatte a ricordare come fino al 1957 quell’ambiente, in parte scavato nel tufo ed in parte costruito in muratura, fosse un’abitazione civile per una famiglia composta da 11 persone.
Sempre nei Sassi vi consigliamo una visita al Musma, il Museo della Scultura Contemporanea di Matera, con una ricca collezione di opere d’arte di artisti quali Manzù, Cascella, Milani, Hare, Gitlin, Pomodoro, Ortega e molti altri e, qualora fosse in programma, un posto in prima fila durante uno spettacolo al nuovissimo auditorium Casa Cava, miracolo dell’architettura contemporanea all’interno dell’antica ed incorrotta atmosfera dei Sassi.

DOPO CASA CAVA
La meraviglia del Palombaro lungo resta uno dei must di Matera: una grande cisterna scavata sotto la centralissima Piazza Vittorio che fino al secolo scorso, raccogliendo le acque piovane, rappresentava una risorsa idrica per tutta la città. La visita al Palombaro lungo prevede una discesa a circa 17 metri di profondità. Una volta sul fondo gli ambienti ovattati e distanti dai rumori della città consentono di godere della cisterna d’acqua scavata nella roccia più grande del mondo, imponente opera di ingegneria idraulica collegata dalla storia all’altra perla della città: il Castello Tramontano.

DOPO PALOMBARO LUNGO
Uscendo leggermente dal centro è stato un grande onore visitare la Cappella Sistina della pittura parietale rupestre: la chiesa – grotta denominata Cripta del Peccato Originale e riportata alla luce solamente nel 1963 ed aperta al pubblico da pochissimi anni. Un ambiente di respiro benedettino e che nella freschezza e purezza delle pitture potrebbe rappresentare una delle massime rappresentazioni della vita monastica in queste terre dove anche i monasteri trovavano la luce scavandosi spazi e terreno all’interno della madre terra e con essa convivendo richiamavano ad una spiritualità che ancora oggi è possibile respirare all’interno di questi sacri locali.

DOPO CRIPTA DEL PECCATO ORIGINALE

 

E per finire, ma solo su prenotazione, Casa Ortega, visita esclusiva ad un esempio meraviglioso di cuore e passione. Una manciata di cittadini che hanno pensato a ciò a cui oggi un comune non può pensare. Al di là di questo un futuro laboratorio che in nome di Ortega accoglierà artisti da tutto il mondo che qui verranno a lavorare e ad insegnare circondati dalle opere del grande artista contemporaneo.DOPO CASA ORTEGA

Infine, per gli amanti della natura, il territorio materano offre escursioni nell’altopiano della Murgia, seguendo il corso della Gravina che, passando da Matera, la segna come un gran Canyon tra precipizi ed inimmaginabili panorami.

DOPO CHIESE RUPESTRI

In tre giorni inoltre abbiamo goduto della vera anima di Matera, quella che respiri se ti lasci perdere tra un caffè ed una lettura, una discesa ed una salita, tra il sapore di un pane, simbolo non casuale dell’alimentazione primordiale e dalla forma geografica del territorio cittadino (oggi riconosciuto come uno dei migliori pani del mondo) e la cucina più “ignorante” fatta con ciò che il territorio offre in abbondanza, se hai la bravura di capire quale sia il confine tra uomo e natura e come, forse ormai solo qui, sembra rimasto intatto ed inalterato sotto forma di enorme e reciproco rispetto.

FINALE