In Piazza del Campo il sabato mattina si parla d’arte

Dopo il primo appuntamento di sabato scorso che ha visto protagonisti Giammarco Cugusi e Gabriele Dini, torna questo sabato il momento della «Colazione d’artista»,occasione di incontro e confronto con giovani artisti che fa parte del progetto “Go to App – Digital Renaissance”.

Sedute al bar Il Palio in Piazza del Campo, per un brunch aperto al pubblico, ci saranno stavolta Adriana Amoruso e Claudia Ponzi, le altre due artiste che – insieme a Cugusi e Dini – hanno vinto il bando nazionale per la residenza sul territorio della provincia di Siena promosso dalla Siena School for Liberal Arts con la Fondazione Musei Senesi e la collaborazione pro bono di Siena Art Institute Onlus.

Sarà, anche questa, un’occasione di incontro e confronto, una situazione informale e libera in cui dialogare e conoscere le due artiste, indagare il loro percorso di ricerca, scoprire il loro approccio al contemporaneo, consumando un brunch in Piazza del Campo (offerto a tutti i partecipanti); un’esperienza diversa di approccio all’arte contemporanea, aperta a tutti e a ingresso libero.

L’evento potrà ospitare al massimo 20 partecipanti: si consiglia la prenotazione al 349 7268453 o via mail all’indirizzo sienaschooloffice@gmail.com.

DETTAGLI

CHI: Adriana Amoruso, Claudia Ponzi (con la curatrice Valeria D’Ambrosio)

QUANDO: sabato 10 novembre 2018, ore 10.30-12

DOVE: Bar Il Palio – Piazza del Campo, 47 (Siena)

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GLI ARTISTI IN RESIDENZA

Giammarco Cugusi (Bergamo, 1991) si è formato tra Venezia e Gent (Belgio).

La sua ricerca – che parte dall’esperienza personale sua come di altri coetanei – mira a dare voce a una generazione che, nonostante le difficoltà e la precarietà, risponde all’umiliazione con umiltà e dedizione.

Gabriele Dini (Viareggio, 1985) si è formato tra Carrara e Londra (Uk).

Artista multimediale, trova nell’installazione e nell’interattività con l’opera la sua espressione migliore; la sua ricerca si basa sull’interazione e il dialogo tra materia e lavoro digitale.

Adriana Amoruso (Trani, 1991) si è formata a Firenze.

Il suo lavoro è incentrato sulla sperimentazione di opere prodotte con tecniche e linguaggi interdipendenti (dall’installazione alla video-arte, fino alla performance) volta a far interagire la formazione di matrice pittorica con la miriade di possibilità espressive di cui il contemporaneo necessita. Il meccanismo di contagio e interdipendenza tra i vari “generi” mira così a maturare uno spirito artistico polivalente e multiforme.

Claudia Ponzi (Padova, 1988) si è formata a Milano.

La sua ricerca spazia tra varie forme interpretative – sempre a cavallo tra l’installazione e la performance – senza disdegnare incursioni nella video arte, la fotografia, il disegno; la dimensione narrativa gioca in uno spazio tra infanzia ludica e sessualità componendo dichiarazioni d’amore, spesso rivolte a una collettività.

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IL PROGETTO

Il progetto “Go to App – Digital Renaissance” nasce dalla collaborazione tra la Siena School for Liberal Arts e la Fondazione Musei Senesi per offrire un’opportunità di residenza artistica in provincia di Siena a quattro artisti under 35, selezionati attraverso un bando nazionale e guidati dalla giovane curatrice Valeria D’Ambrosio.

Il progetto mira a mappare e rileggere in chiave contemporanea una Toscana alternativa fatta di pratiche tradizionali, specialmente artigianali, spesso sconosciute al grande pubblico ma di grandissimo interesse culturale, artistico, antropologico. I quattro artisti – impegnati in una residenza di 30 giorni presso gli Atelier del Museo dell’Antica Grancia e dell’Olio di Serre di Rapolano (Siena) – hanno lavorato entrando in contatto con le comunità locali per stabilire un dialogo con le realtà museali del territorio; a conclusione della residenza produrranno un’opera ciascuno da esporre in uno dei musei della Fondazione Musei Senesi e che poi confluiranno in una mostra collettivain programma a fine novembre.

Il progetto ha il sostegno del MiBAC e di SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”ed è realizzato in collaborazione con il Comune di Rapolano Terme (che ospita gli artisti e la mostra collettiva), con i Comuni di Asciano, Castelnuovo Berardenga e Trequanda e con il Museo di Scienze della Terra (SIMUS).