Il 5 aprile 1666 i contradaioli del Bruco scrivono all’arcivescovo di Siena

contradaioli del Bruco

Il 5 aprile 1666 i contradaioli del Bruco scrivono all’arcivescovo di Siena per fargli presente che la compagnia laicale del Santissimo Nome di Gesù, finora riunitasi in chiese diverse, ha acquistato una casa “in detta Contrada, nella via detta del Comune, nella parrocchia di San Pietro ad Ovile della quale potrebbano fare un Oratorio”; nella missiva lo supplicano di dotare tale compagnia “con lire cinquanta l’anno” chiedendo, inoltre, di poter costruire tale oratorio “con le limosine che hanno, sia effettive, sia promessogli”. L’Arcivescovo approva la richiesta, demandando al vicario generale il compito di vigilare sul progetto.

L’8 maggio 1666 il vicario generale concesse ai brucaioli di erigere un oratorio oppure una cappella sotto il titolo del Santissimo Nome di Gesù, nella Parrocchia di San Pietro a Ovile. L’oratorio nel 1792 lascerà l’originale titolo del SS. Nome di Gesù e prenderà quello della Visitazione di Maria Vergine, dopo che, nella seconda domenica di luglio di quell’anno, vennero fatti grandi festeggiamenti per la collocazione, sull’altare maggiore della chiesa, della trecentesca tavola raffigurante la Madonna con Bambino detta della Disciplina Maggiore e attribuita a Luca di Tommè (1370).