I giovani talenti lirici alla prova di Händel

La Chigiana propone due appuntamento dedicati a Il Trionfo del Tempo e del Disinganno di  Georg Friedrich Händel

Oggi, il Chigiana International Festival 2018 propone due appuntamenti dedicati all’oratorio Il Trionfo del Tempo e del Disinganno di Georg Friedrich Händel (versione del 1707), su testo del cardinale Benedetto Pamphilj, un’opera che ben esemplifica il successo del compositore tedesco nella Roma dei primi decenni del Settecento, durante il suo “gran tour” in Italia, dal 1706 al 1710 .
Alle 18,30, in Sala del Pellegrinaio a Santa Maria della Scala, Giulia Giovani, studiosa e docente di Storia della musica e Fondamenti del linguaggio musicale presso l’Università degli Studi di Siena si soffermerà, nella sua conversazione con  Stefano Jacoviello, sull’”inevitabile contemporaneità del Barocco”, prendendo spunto dal caso di questo primo oratorio händeliano.

Alle 21, 15, il Teatro dei Rozzi ospiterà quindi uno straordinario allestimento dell’oratorio, di cui saranno protagonisti gli allievi della classe di William Matteuzzi, i soprano Sara De Flaviis e Vittoria Giacobazzi, rispettivamente nei panni di Bellezza e di Piacere, il contralto Beatrice Fanetti, nei panni del Disinganno e il tenoreAkihisa Furuya, in quelli del Tempo, affiancati da una delle maggiori compagini italiane attive nell’ambito musicale antico, lodata per le sue interpretazioni che uniscono estrema vitalità musicale e rigore filologico, Il Rossignolo, diretta al cembalo da Ottavio Tenerani.

Docente chigiano di canto, il tenore bolognese William Matteuzzi, grazie al fortunato incontro con Rodolfo Celletti – che diventerà il suo insegnante di riferimento –sviluppa quelle qualità tecniche che lo porteranno ad essere una delle colonne portanti della “belcanto renaissance” maschile mondiale. Dopo alcuni anni di attività concertistica, nel 1979 debutta a Milano con Manon di Massenet nel ruolo di Des Grieux. Da quel momento in poi debutterà in oltre cento ruoli che attraversano un lasso di tempo stilistico molto vasto: da Monteverdi a R. Strauss, Stravinskij, Nino Rota, etc. passando per circa ventidue ruoli rossiniani e che lo porteranno a viaggiare in tutta Europa, Nord e Sud America e Asia. La sua discografia operistica è alquanto vasta, densa l’attività concertistica è molto densa, con moltissimi recital tenuti in Italia, Giappone, Francia, etc. Negli anni più recenti si è dedicato all’insegnamento con molte master class tenute in Italia, Germania, Olanda, Danimarca e Giappone.

L’oratorio presentato domani sera a Siena esiste in tre versioni: quella del 1707-8; poi la ripresa negli anni Trenta con introduzioni di molte arie e cori, sempre in italiano: Il Trionfo del tempo e della verità; infine, The Triumph of the Time and Truth, un oratorio su testo inglese del 1757, quando Händel era da tempo attivo in terra britannica. La differenza è sostanziale su alcuni punti: innanzitutto, nella versione italiana alla fine prevaleva il Tempo, ossia la figura allegorica che il cardinale Benedetto Pamphilj aveva strumentalizzato per moraleggiare sul fatto che bisognava non sprecare il tempo, poiché “crede l’uom ch’ei riposi”. 

Il Tempo è affiancato dal Disinganno nella prima versione (poi da Verità e da Truth nelle altre due versioni), che riporta come i colpi del Tempo sono duri e crudeli e come le sue vittime imprechino contro gli effetti che Egli infligge all’uomo. Gli altri due personaggi in questione – quattro in totale, giacché nella versione del 1707 non c’è la presenza del coro, come invece nelle due versioni successive – sono la Bellezza e il Piacere; sebbene in realtà tutto ruoti attorno alla Bellezza: è lei che si rimira dinanzi ad uno specchio, in una di quelle cosiddette arie da toeletta, pur sapendo che la sua beltà non durerà. È qui che interviene l’inganno, rappresentato dal Piacere, con il patto/inganno da cui scaturisce tutta la diatriba dell’oratorio. L’oggetto del contendere è la Bellezza, che, prima schierata col Piacere, alla fine viene persuasa dell’errore in cui cadeva seguendo le sue lusinghe. Ma tardi si ravvede, e il Tempo finisce per consumarla.

Il Chigiana International Festival & Summer Academy, intitolato quest’anno Sounding Times porta in scena a Siena e nei luoghi più suggestivi delle Terre senesi, dal 6 luglio al 31 agosto 201862 concerti ed eventi musicali realizzati in esclusivacon una particolare attenzione al rapporto tra suono e tempo in musica. Il festival include nella propria programmazione l’84° edizione della prestigiosa Accademia estiva di alto perfezionamento musicale chigiana. Le masterclass a porte aperte, formazioni inedite con i grandi solisti, l’ORT- Orchestra della Toscana, l’Orchestra Giovanile Italiana, il Quartetto Prometeo, il Chigiana Percussion Ensemble, il Coro della Cattedrale “Guido Chigi Saracini”, l’Orchestra dei Conservatori della Toscana e un sound design lab per il live electronics affiancano i giovani talenti provenienti da tutto il mondo fanno della Chigiana oggi un’istituzione modello in cuiformazione, produzione e grande spettacolo diventano una cosa unica.

Il festival è realizzato con il sostegno determinante della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Lega del Chianti, Comune di Siena, Opera della Metropolitana e Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, Complesso Museale Santa Maria della Scala, Siena Parcheggi, Finanziaria Senese di Sviluppo, Ferrovie dello Stato. Un ringraziamento speciale va al Rotary Club Siena Est e al Rotary Club Siena, oltre che al Distretto Rotary 2071. Inoltre, per alcuni specifici progetti, si ringraziano l’Università degli Studi e l’Università per Stranieri di Siena, Siena Jazz, l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci” di Siena, Inner Room Siena, i Comuni di Castellina in Chianti, Sovicille, Murlo e Colle Val d’Elsa, la Pro Loco di Casole d’Elsa, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Festival Quartetto d’Archi di Loro Ciuffenna, la Compagnia Corps Rompu, l’Associazione “Amolamiaterra”, l’Associazione Le Dimore del Quartetto.

Media partner:  Radio 3 Rai, Classica HD, Amadeus, La Nazione QN, Radio Siena TV e Siena News. 

BIOGRAFIE

Diplomatasi al Conservatorio di Pescara, Sara De Flaviis ha frequentato l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo. Intraprende poi un’intensa attività concertistica che la vede protagonista in tutta Italia. Collabora inoltre con “Chiltern Shakespeare Company”, un’associazione no-profit di Beaconfield (Gran Bretagna). Frequenta l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, vincendo una borsa di studio. Nella primavera del 2018 partecipa alla serata inaugurale di Meet in Beijng, uno dei maggiori festival cinesi, in rappresentanza dell’Accademia Chigiana.

Vittoria Giacobazzi affronta un ampio repertorio, con una particolare attenzione alla vocalità barocca. Si esibisce in recital come in ampie produzioni, collaborando con ensemble quali l’Ensemble San Felice, Orchestra Symphonia Ensemble, nell’ambito di rassegne e con istituzioni  quali Flos Colende, Festival Musicale Estense, Orchestra Verdi di Milano, Ravenna Festival, Oude Musik di Utrecht.

Laureatasi all’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci di Siena sotto la guida di Laura Polverelli,Beatrice Fanetti si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena nella classe di canto tenuta da William Matteuzzi, partecipando a molte delle iniziative organizzate dall’Accademia. Si esibisce in Italia, Francia e Belgio.

Dopo aver ricevuto la propria formazione vocale al College of Music di Nagoya, Akihisa Furuya segue le masterclass di William Matteuzzi, Gabriella Tucci e Uwe Heilmann. Ha affrontato un repertorio che va da Mozart a Wagner, Donizetti a Bizet fino a Richard Strauss.

Stimato dalla critica internazionale come “una delle eccellenze italiane nel campo della musica antica” per la verve interpretativa “che unisce una straordinaria e ispirata vitalità al rigore filologico”, Il Rossignolo è un gruppo – a geometria variabile secondo il repertorio affrontato – specializzato nello studio e nell’esecuzione di musica antica su strumenti storici fondato e coordinato dai flautisti Marica Testi, Martino Noferi e dal clavicembalista Ottaviano Tenerani, che ne è anche direttore.

Il gruppo ha siglato un accordo discografico con Sony Classical International. Il primo frutto di questa nuova collaborazione è stato l’incisione del Germanico, opera riscoperta da Il Rossignolo e attribuita a Händel. Il disco è stato recensito da giornali e riviste specializzate come “un successo planetario” e ha ottenuto riconoscimenti in Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia. L’ultimo disco del gruppo – Telemann Virtuoso – a pochi mesi dalla sua uscita è già stato recensito come “eccezionale” da varie testate specializzate quali Fanfare (USA) e Musica (ITA) e inserito tra i migliori 25 dischi del 2014 da Artribune.
Più in generale l’attività discografica del gruppo ha portato alla realizzazione dei progetti riguardanti importanti riscoperte in tempi moderni, salutate unanimemente con toni entusiastici dalla critica internazionale.
Molto attivo nel campo della didattica, Il Rossignolo è gruppo in residence presso l’Istituto di Alta Formazione Musicale Rinaldo Franci a Siena. Dal 2012 il gruppo è tra i Top Artist del catalogo Sony Classical International.

Diplomato in canto e in pianoforte presso il Conservatorio di Rovigo, Francesco De Poli ha partecipato a numerose produzioni in collaborazione con il Conservatorio e con vari teatri (Der Jasager di K. Weill, Don Giovanni di G. Gazzaniga), anche in prime rappresentazioni assolute (Mr. Me di L. Mosca). Recentemente ha preso parte all’incisione discografica dell’Orfeo di Monteverdi, per la Brilliant Classics. Inoltre è stato partecipe all’esecuzione in forma di concerto del Gianni Schicchi di Puccini con il baritono Leo Nucci nel ruolo del titolo. Ha al suo attivo numerosi concerti di musica da camera e sacra. Dal 2016 è pianista collaboratore del corso di canto tenuto da William Matteuzzi all’Accademia Chigiana di Siena.

PROGRAMMA

Georg Friedrich Händel
Halle, Sassonia 1685 – Londra 1759

Arie da
Il Trionfo del Tempo e del Disinganno
Oratorio in due parti

Libretto di
Benedetto Pamphilj

Parte prima
Fido specchio – Bellezza
Fosco genio – Piacere
Se la bellezza – Disinganno
Un pensiero nemico di pace – Bellezza
Nasce l’uomo ma nasce bambino – Tempo
L’uomo sempre se stesso distrugge – Disinganno
Un leggiadro giovinetto – Piacere
Venga il tempo – Bellezza
Crede l’uom – Disinganno
Se non sei più ministro di pene – Quartetto

Parte seconda
Io sperai trovar nel vero – Bellezza
Tu giurasti di mai non lasciarmi – Piacere
Io vorrei due cori in seno – Bellezza
Più non cura – Disinganno
È ben folle – Tempo
Voglio tempo – Quartetto
Lascia la spina – Piacere
Chi già fa – Disinganno
Il bel pianto dell’aurora – Tempo e Disinganno
Pure del Cielo… Tu del Ciel – Bellezza

Concerto degli allievi della classe di Canto
Docente: William Matteuzzi
IL ROSSIGNOLO
Martino Noferi flauto dolce e oboe
Marica Testi flauto traverso e flauto dolce
Florian Deuter violino
Marco Frezzato violoncello
Ottaviano Tenerani clavicembalo e direttore

FRANCESCO DE POLI
voce narrante