I bambini del manicomio di Siena: domani a Sms Live “Idioti e imbecilli”

C’è il tratto delicato e sincero nella ricostruzione – immagini originali e interessanti parole – che lo psichiatra Costante Vasconetto fa dei bambini “matti” che hanno vissuto un tempo all’ospedale psichiatrico San Niccolò. Vasconetto, che ha dedicato al propria vita alla professione e ai “matti” di Siena, torna a presentare il suo libro “Idioti e imbecilli. Bambini in manicomio a Siena… a partire dal 1880” (Nuova Immagine Editrice) e lo farà domani alle 18, nella Sala Sant’Ansano del Santa Maria della Scala a Siena, nell’ambito della programmazione Sms Live. Un piccolo libro, di quasi 50 pagine, rivolto sia agli adulti che ai bambini, con moltissime fotografie, per ricordare un momento particolare della storia di Siena, quando, nel 1880, furono accolti per la prima volta nell’Ospedale Psichiatrico bambine e bambini che avevano dei problemi, delle difficoltà, dei disagi. Minori che oggi si chiamerebbero Handicappati, ma non sempre lo erano, talvolta erano soltanto poveri, o soli e senza aiuto e sostegni, erano adottati e curati per aiutarli a crescere.

Era la prima volta che in Italia una istituzione caritatevole, la Società di Esecutori di Pie Disposizioni, dava vita ad un reparto di degenza per piccoli ricoverati. Non è certo difficile, anzi è del tutto naturale, riconoscere in questa iniziativa l’eredità del Santa Maria della Scala che da secoli accoglieva, curava, sosteneva e allevava i piccoli gittatelli e li inseriva in un percorso di crescita e di reinserimento nella società.

E’ per questo, anche e soprattutto, un libro per bambini. L’ispirazione e la vicenda narrativa partono dal viaggio che una scultura tutta d’acciaio, una piccola casa accogliente, ha fatto due anni fa scendendo da San Quirico d’Orcia giungendo a Siena. I bambini, venuti a visitarla, hanno manifestato un interesse ed una curiosità così profonde e così vere da provocare una serie di domande e di richieste sull’Orto dei Pecci, dove la scultura ha trovato ricovero, su chi ci lavorava, sui matti che scendevano dal Manicomio per coltivare quei campi “urbani”, e se tra di loro ci fossero anche dei bambini.

Il piccolo libro cerca di dare una risposta, anzi una serie di risposte, soprattutto con le immagini e le testimonianze fotografiche, del piccolo manicomio per bambini che c’era lì sopra, sopra all’Orto dei Pecci appunto. C’era la scuola, veri laboratori per imparare un mestiere, lavori diversi per maschi e femmine, ma c’era anche il bagno nella grande tinozza del giardino, c’erano gite, merende, teatro. Ma anche, e questa è senz’altro una “eccellenza” dell’Ospedale Psichiatrico per Bambini, le vacanze al mare a Castiglion della Pescaia e Follonica

Di tutto questo, durante la presentazione, leggerà alcuni brani l’attrice Paola Lambardi che, insieme all’autore, aiuteranno a far comprendere quanto il tema della diversità sia del tutto cosa naturale ed istintivamente accettata dai bambini e che diviene elemento di disturbo e barriera solamente con il progredire dell’età anagrafica.

A seguire verrà proiettato il film di Giulio Manfredonia, uscito nelle sale nel 2008, con protagonista Claudio Bisio “Si può Fare” – da vicino nessuno è normale, ispirato alle storie vere delle cooperative sociali nate negli anni Ottanta per dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi in seguito alla Legge Basaglia .