Un sabato straordinario al Museo di Storia Naturale dei Fisiocritici

Un gioiello scientifico come il Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici sarà aperto in via straordinaria sabato 1 giugno in occasione della XIII edizione della Giornata della Fondazione, grazie alla collaborazione fra Accademia dei Fisiocritici e Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Il giorno precedente l’Accademia inaugurerà solennemente il 323° Anno Fisiocritico.

La visita, a ingresso gratuito, sarà possibile dalle 10 del mattino alle 18 del pomeriggio. Visite guidate per settori tematici si svolgeranno con il seguente orario: 10,30 la sezione anatomica con la sala Paolo Mascagni; 11,30 i fossili della sezione geologica: osservazioni sulla diversità del territorio senese; ore 16 dall’eliometro fisiocritico al modello di sistema solare computerizzato; ore 17 gli animali della sezione zoologica.

 Per informazioni rivolgersi all’Accademia dei Fisiocritici, piazzetta Silvio Gigli 2, Siena, telefono e fax 0577/47002, fisiocritici@unisi.it (per visite guidate di gruppi superiori alle 6 persone prenotazione obbligatoria all’indirizzo musnaf@unisi.it).

La Giornata della Fondazione viene celebrata ogni anno e vuole mettere in rilievo il ruolo delle fondazioni di origine bancaria nel nostro Paese. Nate nei primi anni Novanta quali eredi dell’attività filantropica che da secoli svolgevano le casse di risparmio e le banche del monte, a cui è rimasto l’esercizio del credito, sono ad oggi 88. E’ l’Acri, Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, che le rappresenta a livello unitario nel panorama nazionale.

Operano principalmente nell’ambito della conservazione del patrimonio storico, artistico e culturale, in un ruolo complementare al soggetto pubblico, ma capaci di innescare sinergie e percorsi virtuosi, fare sistema collaborando con soggetti diversi quali istituzioni, enti e associazioni.

La nostra Fondazione nell’ambito delle sue attività istituzionali ha da sempre rivolto particolare attenzione al settore scientifico nella convinzione che la Scienza costituisca fin dai primordi della storia uno dei motori fondamentali per la crescita, l’evoluzione e il progresso. E la Scienza nelle sue espressioni più alte ha trovato da sempre nella nostra città fervido terreno per svilupparsi, forte dell’impegno di istituzioni prestigiose. Fra queste da annoverare l’Accademia dei Fisiocritici, che proprio per le sue innumerevoli e meritorie attività ha ottenuto negli anni da parte della Fondazione Mps un forte sostegno economico affinché potesse adeguare strutture, ambienti e strumenti per rendere più fruibile il suo immenso patrimonio naturalistico e librario, una sorta di archivio della memoria del territorio senese e non solo, di cui sono efficienti custodi i vertici dell’Accademia.

Ecco perché, per la Giornata della Fondazione, stavolta la scelta è caduta proprio sull’Accademia dei Fisiocritici, organizzando, insieme e grazie ad essa, per il 1 giugno, giorno in cui celebra il  patrono San Giustino, l’apertura straordinaria al pubblico del Museo di Storia Naturale, testimonianza concreta dell’impegno secolare della prestigiosa istituzione scientifica senese, ma anche dell’attività svolta dalla nostra Fondazione a tutela e valorizzazione di un patrimonio inestimabile e non da tutti adeguatamente conosciuto.

L’invito dunque è a visitare e percorrere le sale del Museo, capaci di suscitare interesse e suggestioni, approfittando dell’occasione per passare un sabato in maniera insolita e stimolante.

 

IL Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici

 

Il Museo di Storia Naturale, parte integrante dell’Accademia dei Fisiocritici, fondata nel 1691, è ospitato dal 1816 nella stessa sede accademica dell’ex monastero camaldolese risalente al XII secolo.

Si articola in Sezione Geologica, Sezione Zoologica, Sezione Anatomica.

Le collezioni si trovano in gran parte nelle gallerie del chiostro che si sviluppa su due piani attorno a una corte con pozzo di fine XVI secolo. Il loro allestimento in antiche vetrine mantiene intatto il fascino di un criterio ostensivo ottocentesco.

Il nucleo originario del Museo risale già ai primi anni di vita dell’Accademia a opera del suo stesso fondatore Pirro Maria Gabbrielli, promotore di una raccolta di piante e minerali. Per il prevalente carattere regionale delle collezioni, il Museo si può definire una “finestra” da cui guardare la storia naturale della Toscana meridionale.

La Sezione Geologica comprende collezioni di minerali, rocce e fossili. Molti esemplari sono contenuti in originali supporti quali vasetti, vaschette, tubetti o ampolline di vetro di manifattura ottocentesca.  Importanti le collezioni composte da minerali e relativi prodotti metallurgici di varie miniere della Toscana meridionale, coltivate già dagli Etruschi e ormai prive di attività estrattiva. Altre collezioni di rilievo: Collezione di microfossili, raccolta dall’Abate camaldolese Ambrogio Soldani nella seconda metà del Settecento, conservata negli originali e caratteristici contenitori; Collezione di terre bolari naturali e manufatte, le famose Terre di Siena; Collezione di marmi antichi. Numerose le collezioni di conchiglie e mammiferi fossili rappresentative del Pliocene senese.

La Sezione Zoologicasi è formata progressivamente nel corso dell’Ottocento grazie al lavoro di conservazione degli animali condotto nel laboratorio tassidermico, tuttora in attività. Alla nascita e alla crescita della sezione contribuirono, in particolare, l’abate Francesco Baldacconi, il grande naturalista senese Apelle Dei, Sigismondo Brogi e Lazzaro Bonaiuti. In questa sezione sono presenti esemplari di animali appartenenti a specie estinte o in pericolo di estinzione. Collezioni di rilievo: Collezione ornitologica storica, Collezione di mammiferi marini. Importanti collezioni di uccelli e di insetti furono donate dal barone Bettino Ricasoli nel 1853 e da Apelle Dei nel 1887. L’intera collezione ornitologica è fra le più importanti a livello regionale ed europeo. Tutte le collezioni hanno un costante incremento, in particolare quella dei mammiferi marini: il continuo recupero di esemplari morti spiaggiati sulle coste toscane costituisce un tangibile contributo della sezione all’attività di ricerca del Centro Studi Cetacei italiano – con cui esiste una consolidata collaborazione – e di istituti universitari.

La Sezione Anatomica è costituita dalla Collezione di parti anatomiche pietrificate da Francesco Spirito agli inizi del Novecento, ma soprattutto dalla sala dedicata a Paolo Mascagni (1755-1815). Di questo grande scienziato sono esposti: preparati anatomici umani in cui per primo Mascagni riuscì ad evidenziare i vasi linfatici, le tavole anatomiche incise e colorate a grandezza naturale, la biblioteca e i documenti di archivio.

Altre collezioni del Museo:

Collezione di funghi in terracotta: realizzata da Francesco Valenti Serini (1795-1862) è costituita da 1800 esemplari di cui 800 esposti; collezione teratologica, comprendente alcune mostruosità animali; collezione paletnologica, con manufatti litici e utensili preistorici in rame e bronzo.