“Storie dell’arte”: Mario Salmi, il conte Guido e la collezione

Oggi alle ore 18.15 il professor Alessandro Angelini, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Siena, al Teatrino di Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89) è ospite degli Appuntamenti a Palazzo Chigi Saracini in onore del Conte Guido, a cinquant’anni dalla scomparsa. La conversazione, condotta come di consueto da Stefano Jacoviello, verterà sui diversi modi di fare storia dell’arte, dalle tradizionali pratiche del connoisseur alle moderne tecniche di indagine. Si discuterà inoltre su come i gusti e le diverse stagioni della storia dell’arte abbiano intercettato e influenzato la vita della Collezione Chigi Saracini, dal momento della sua creazione alla fase più recente dell’eredità del Conte.

Lo spunto dell’incontro nasce dalla pubblicazione di un Quaderno dell’Accademia Chigiana del 1947, ad opera di Mario Salmi, dedicato a disegni rinascimentali di macchine da guerra custoditi nella collezione e attribuiti a Francesco di Giorgio Martini, il celebre artista e architetto senese in grado di progettare prodigiose macchine da guerra, studiate dallo stesso Leonardo.

Alla fine degli anni Trenta, Guido Chigi Saracini aveva mostrato le pergamene illustrate allo studioso, stimolandolo a comprenderne a fondo l’origine. Ma l’immediato scoppio della Seconda Guerra Mondiale e i successivi bombardamenti impedirono ogni comunicazione fra i due. Rifugiato nella campagna aretina, Salmi decise di scrivere il saggio come magnifico atto di resistenza intellettuale, in attesa che “la guerra guerreggiata ascendesse in Toscana”. Non appena l’arrivo degli alleati concesse la ripresa di contatti fra Arezzo e Siena, Salmi si affrettò a spedire il materiale al conte, come un “affettuoso grido”, perché fosse pubblicato mantenendo la prima stesura, legata ai ricordi personali e “ad un tristissimo periodo per noi italiani, che giova ricordare”.

Professore di Storia dell’arte all’università di Firenze dal 1929, Mario Salmi aveva cominciato la sua carriera nelle sovrintendenze al termine della Grande Guerra, e fu uno dei primi storici dell’arte italiani ad occuparsi espressamente di tutela del patrimonio culturale.

Volendo riaffermare il valore civile di quello scritto del 1947 commissionato da Guido Chigi Saracini, coglieremo l’occasione per comprendere in che modo la salvaguardia del patrimonio e la sua memoria ci riguarda direttamente.

L’ingresso agli Appuntamenti a Palazzo è gratuito. Si consiglia la prenotazione: tel. 0577 22091.