ll Santa Maria dedica un sogno a Gaza

E’ necessario riflettere e conoscere di più sulla drammatica situazione che attualmente si sta verificando nella Striscia di Gaza a un anno di distanza da Margine Protettivo da cui è uscita in macerie. A tal riguardo l’associazione Assopace Palestina insieme al Comitato Siena per Gaza offre un evento con l’intento di raccontarci la triste realtà che che affligge la città palestinese, attraverso un documentario intitolato “un sogno a Gaza” filmato dall’artista Franca Marini.

L’evento, realizzato con il Patrocinio del Comune di Siena, si svolgerà il 22 Agosto nelle sale del Complesso Museale Santa Maria della Scala di Siena dalle 17,30 alle 20,00.
Parteciperà al dibattito Meri Calvelli, direttrice del Centro Italiano di Scambi Culturali VIK di Gaza, impegnata nella Cooperazione Italiana allo Sviluppo e profonda conoscitrice del contesto economico e politico della Striscia di Gaza dove vive da oltre venti anni.

Locandina

Un sogno a Gaza” è stato girato nel gennaio 2015 nella Striscia di Gaza, circa 4 mesi dopo l’operazione militare israeliana Margine Protettivo, la terza subita dalla popolazione civile dalla fine del 2008.

I segni della furia distruttrice ancora lì, intatti ed immobili, sembrano voler vanificare ogni tentativo di orientamento verso il futuro. Nell’aria una commistione inspiegabile di guerra e vita, una tensione latente come di tempesta che potrebbe scatenarsi improvvisa, come di vita in bilico con la morte.Un ragazzo di 18 anni sogna la libertà, il riscatto del destino suo e della famiglia attraverso il Parkour che pratica con passione e determinazione.

“Un sogno a Gaza ” è la rappresentazione di un evento catastrofico e violento ma anche della speranza per una vita diversa. Fahid rappresenta una condizione umana universale, quella di chi, alle violenze più barbare e alla violazione dei diritti fondamentali della propria persona, riesce ad opporre resistenza, fantasia e amore per la vita.

Il video si apre con i primi piani del protagonista: nel volto ancora i segni dell’angoscia e del terrore per i traumi subiti che egli rivive nel ricordo. Nelle parole che scorrono e nelle immagini che seguono, emerge la consapevolezza della durezza della propria esistenza ma anche la testimonianza forte di vitalità e fermezza nella lotta per la realizzazione del suo sogno: un sogno di libertà che non è evasione dalla realtà ma rappresentazione di una sua possibile trasformazione.

Franca Marini è un artista senese con una formazione internazionale. Agli studi accademici presso l’Istituto Statale d’Arte di Siena e l’Accademia di Belle Arti di Firenze seguono quelli al CityLit di Londra e al San Francisco Art Institute. Ha vissuto e lavorato come artista professionista a New York City per oltre dieci anni. Dopo una lunga formazione in campo pittorico, attualmente realizza video arte  ed installazioni site-specific. Ha realizzato commissioni pubbliche ed esposto in mumerose mostre personali e collettive in Italia, Portogallo, Stati Uniti, Costa Rica, Porto Rico, Cuba e Palestina. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.Nel gennaio 2015 partecipa al Festival Italia-Gaza organizzato dal Centro Italiano per lo Scambio Culturale VIK di Gaza.Attualmente insegna Pittura al Siena Art Institute e al Siena Program del Buffalo State College