Il Giubileo della Madonna di Donatello

“Sena vetus civitas Virginis” (Siena, l’antica città della Vergine) era scritto sulle vecchie monete della Repubblica senese. L’attaccamento della città verso la Madonna è testimoniato in molti modi e forme, dal Palio all’arte. E proprio in quest’ultimo campo possiamo trovare opere straordinarie, come la Madonna col Bambino e quattro cherubini di Donatello. E’ proprio la creazione dell’artista fiorentino a essere al centro di un percorso che va dal Museo dell’Opera fino al Battistero del Duomo, passando per la Cripta. L’occasione per scoprire tutti i segreti dell’opera è quella del Giubileo straordinario della Misericordia.

La raffigurazione mariana fu concepita per una visione dal basso e, in origine, serviva da coronamento del prospetto architettonico che incorniciava l’accesso alla cappella della Madonna delle Grazie, situata nella terza campata della navata destra della Cattedrale. Tale antica collocazione è suggerita dall’allestimento realizzato nello spazio attiguo alla cosiddetta ‘Cripta’ dove si trova una ricostruzione della Cappella della Madonna delle Grazie con il calco in gesso dell’opera. La rielaborazione del prospetto si avvale di testimonianze figurative fra le quali una tela di Bernard van Rantwijck, presente ora in mostra, con la Veduta interna della Cattedrale prima dello smantellamento della Cappella. Monika Butzek, studiosa del Kunsthistorisches Institut Florenz – Max-Planck-Institut, ha ricercato informazioni sulla cappella della Madonna delle Grazie per anni ed è grazie a lei se oggi ne sappiamo qualcosa di più.

Il 12 dicembre la porta “del Perdono”, una delle tappe dell’itinerario, diventerà la porta della “Misericordia”, per seguire il tema scelto da papa Francesco per il Giubileo. Nelle celebrazioni giubilari rientra lo stesso percorso espositivo organizzato da Opera-Civita group. La Madonna di Donatello per lungo tempo è stata sopra la porta, dove ora è posta una copia. Il nome particolare di questa entrata è dovuta, secondo degli storici senesi della fine del XVI secolo, alle indulgenze date da papa Alessandro III, al secolo Rolando Bandinelli, in occasione della consacrazione della cattedrale, il 18 novembre del 1179.

Dopo il passaggio dalla porta della Misericordia il percorso porta alla Cappella del voto. Questa, a pianta circolare, fu costruita per il papa Alessandro VII dall’artista Gian Lorenzo Bernini. All’interno vi è posta la Madonna del Voto, un’opera risalente alla seconda metà del XIII secolo e che è anche oggi oggetto di venerazione da parte dei fedeli senesi che si rivolgono alla Santa Vergine in momenti di difficoltà o di crisi.

L’itinerario si conclude nel Battistero di San Giovanni, con la visione delle sette opere di Misericordia corporale, dipinte da Benvenuto di Giovanni. E’ Marilena Caciorgna dell’Università di Siena ad averne interpretato l’iconografia. I riferimenti alla tematica giubilare sono molteplici, come quelli a San Bernardino da Siena.

L’iniziativa è stata voluta dall’Opera della Metropolitana di Siena, in collaborazione con l’Ufficio dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi, ed è rivolta non solo ai fedeli, ma a tutti gli appassionati di storia, arte e cultura della nostra città.

Emilio Mariotti