Cecilia Mangini e Teresa Paoli chiudono “Isole”

Sarà Cecilia Mangini a chiudere la rassegna della libreria La Zona “Isole – Quattro itinerari possibili nel documentario italiano”. È infatti in programma per giovedì 24 maggio l’ultimo appuntamento con la rassegna di documentari italiani che vedrà tra i protagonisti la storica regista italiana, attiva già dalla fine degli anni Cinquanta, che si confronterà con la giovane documentarista Teresa Paoli .

 

Si comincia alle 15 ed in replica alle 17 ed alle 21 con “Essere donne” di Cecilia Mangini del 1965 ed a seguire “Di tessuti e di altre storie” di Teresa Paoli del 2010. Alle 18,30 poi incontro pubblico con le registe Cecilia Mangini e Teresa Paoli e la presentazione del libro “Con ostinata passione. Il cinema documentario di Cecilia Mangini” di Gianluca Sciannameo (Edizioni Dal Sud, 2011) alla presenza dell’autore.

 

 

 

L’ingresso è libero ma è consigliato prenotare inviando una mail a lazona@interno4.com. La cura di “Isole” è di Lorenzo Pallini in collaborazione con Visionaria ed Europa 51. Tutte le proiezioni e gli incontri si terranno presso la libreria La Zona, in via Provenzano Salvani 8 (traversa Via dei Rossi) Siena. Per maggiori info: http://lazonalibreria.blogspot.it/.

 

 

 

 

 

“Essere donne” di Cecilia Mangini [1965 – 29’]

 

Il documentario è tra le prime indagini cinematografiche sulla condizione femminile in Italia, analizzata nei suoi diversi aspetti: economici, sociali, psicologici, di costume. Partendo dai modelli femminili proposti dall’industria culturale il film ricerca le sue protagoniste tra le donne vere, di tutte le età e di tutte le regioni: operaie che lavorano nelle fabbriche, contadine, lavoratrici a domicilio, braccianti, emigranti, casalinghe, donne anziane e ragazze giovanissime che accudiscono ai lavori di casa e alla sorveglianza dei bambini mentre le madri sono al lavoro.

 

 

 

“Di tessuti e di altre storie” di Teresa Paoli [2010 – 53’]

 

Un’intera comunità che fondava la propria economia sull’industria tessile, travolta dal tornado della globalizzazione e dai contraccolpi della crisi internazionale, è costretta a ripensare il proprio modo di vivere e di lavorare. Un viaggio nella città di Prato, città simbolo di un’Italia fatta di province ricche e prosperose, polo di attrazione di migliaia d’immigrati e sede della più grande comunità cinese d’Europa. Ora al centro di un riordino sociale e morale senza precedenti.