Al Teatro Verdi di Poggibonsi Margherita Hack incontra Ginevra Di Marco

Anteprima di stagione al Teatro al Verdi di Poggibonsi (Siena), dove è in programma “L’anima della terra vista dalle stelle”. L’astrofisica Margherita Hack (in videoconferenza) incontra la cantante Ginevra Di Marco, presente in Teatro con Andrea Salvadori. Regista e curatore editoriale  del film documentario e del libro diario che vengono presentati in un unico pacchetto. Progetto liberamente tratto dall’omonimo spettacolo diretto da Francesco Magnelli. Produzione Funambulo, edizioni Aliberti.

 

L’evento,  realizzato in collaborazione con Laboratorio Montemaggio, prosegue la raccolta firme a sostegno del Teatro Verdi e delle attività dell’Associazione  Timbre contro la chiusura dello spazio di via del Commercio 15.

 

La nuova stagione del Verdi parte ufficialmente sabato 21 gennaio con Roberto Abbiati in “Lo stampatore Zollinger”.

Il film/documentario di Salvadori è ambientato in un luogo mozzafiato: una rocca si erge sopra un rilievo roccioso e domina un territorio vastissimo fra le province di Siena, Pisa e Grosseto. Il racconto di Margherita Hack è “la memoria”, il canto di Ginevra Di Marco è “il motivo”, e nasce “il pensiero”, rappresentato in scena da un bambino. Ginevra canta canzoni come Amara terra mia e Malarazza di Domenico Modugno, Gracias a la vida di Violeta Parra, Montesole dei PGR. 

 

Dall’alto della rocca Sillana, nel comune di Pomarance, si vede tutta la vallata. È il tramonto e il cielo si tinge di rosa. Sembra davvero di vedere l’anima della Terra dall’alto della sfera delle stelle fisse. La musica di Andrea alla chitarra e allo tzouras greco, di Luca alla batteria e di Francesco al pianoforte accompagna e sottolinea il canto di Ginevra. Sulla scena, un orologio a pendolo a segnare il passare del tempo e un alberello a indicare lo spazio terrestre, illuminati dalla luce bianca della Luna, mentre le stelle multicolori occhieggiano dall’alto del cielo… Musiche tradizionali del Mediterraneo innalzate da una terra fatta di colline, boschi e campi coltivati. Silenzi, pause, il ritmo prevaricante.

 

Nel libro Margherita Hack racconta il suo Novecento. Il fascismo, la rinascita del dopoguerra, la fine del secondo millennio. Un testo che indaga su tematiche sociali scottanti quali immigrazione/emigrazione, nuove energie, lavoro, corruzione e lo fa secondo il punto di vista delle due “stelle” Ginevra e Margherita, impegnate in un percorso di rinascita spirituale e di speranza contro i soprusi e le debolezze umane.

 

Informazioni 0577/981298 – email: info@timbreteatroverdi.it – www.timbreteatroverdi.it