Dal sesso all’amore eterno, è tutto “Sotto la mia sottana”

“Sotto la mia sottana” è un allegro “botta e risposta” tra un lui e una lei che si promettono, proprio prima di fare sesso, l’amore eterno

La libertà sessuale che abbiamo ai giorni nostri già solo 50 anni fa se la potevano sognare. Che sia per colpa o merito del ’68, della tv scollacciata o di Moana e Cicciolina, comunque sia ciò ci permette di poter avventure erotiche, senza per forza collegarle a progetti di vita. Sì, perché, secondo la morale di un tempo, il sesso doveva essere praticato esclusivamente all’interno di un matrimonio. Solo premettendo tutto questo possiamo capire il canto “Sotto la mia sottana”.Perché nel divertente “botta e risposta” fra un uomo e una donna c’è una promessa erotica che si collega a un futuro legame indissolubile. Lui, agognando il frutto proibito, giura a lei di far “come fan i pesci”, cioè di vivere e morire assieme per il resto dei loro giorni. Un passaggio un po’ criptico  è quando viene detto “l’amor senza chitarra non lo farò più”, che potremmo interpretare come una rinuncia al sesso occasionale del protagonista. La chitarra è legata all’amore romantico e quindi il fatto che lui prometta a lei di suonargliela, può essere visto come un giuramento di fedeltà.

“Sotto la mia sottana”, che in alcuni testi troviamo come “Alza la gamba”, è cantabile da due o più voci, dato che ci sono dei contro cori. L’origine del canto è incerta, anche perché non è un brano che appartiene esclusivamente della tradizione senese. Viene, per esempio, cantato dalle mondine di Medicina, un paese vicino Bologna. Il fatto che sia un “botta e risposta” lo accomuna, non è un caso, a molte canzoni che venivano intonate nelle risaie.

Sotto la mia sottana lo tengo un bel boschetto, 

(alza la gamba e fammela vede’ !) 
sotto la mia sottana lo tengo un bel boschetto, 
(alza la gamba e fammela vede’ !) 

all’er …, all’erta giovinetto, te la farò vedè. 

Te la farò vedere, te la farò sentire, 
(alza la gamba e fammela vede’ !) 
te la farò vedere, te la farò sentire, 
(alza la gamba e fammela vede’ !) 

Io ti, io ti farò morire dalla soddisfazion! 

Dalla soddisfazione, morir non mi rincresce, 
(alza la gamba e fammela vede’ !) 
dalla soddisfazione, morir non mi rincresce, 
(alza la gamba e fammela vede’ !) 
io ti …, io ti farò morire dalla soddisfazion. 

Dalla soddisfazione morir non mi rincresce, 
(alza la gamba e fammela vede’ !) 
Dalla soddisfazione morir non mi rincresce, 
(alza la gamba e fammela vede’ !) 

Farem, farem come fan i pesci: noi moriremo assiem. 

Noi moriremo assieme, sarem sepolti uniti, 
noi moriremo assieme, sarem sepolti uniti, 
così …, così sarà finita la nostra gioventù. 

La gioventù più bella, la gioventù più cara, 
la gioventù più bella, la gioventù più cara, 
l’amor …, l’amor senza chitarra non lo farò mai più. 

Farem, farem come fan i pesci: noi moriremo assiem. 
E poi … e poi sarà finita la nostra gioventù. 

Emilio Mariotti