Charles Szymkowicz in mostra a Siena: memoria di ieri e di domani

Siena celebra il Giorno della Memoria con un grande evento che mette insieme arte e denuncia, memoria e attualità, attraverso le opere di Charles Szymkowicz, pittore belga, figlio di ebrei polacchi sfuggiti alle persecuzioni dell’Olocausto.

 

Le celebrazioni del 27 gennaio saranno infatti incentrate intorno all’inaugurazione della mostra “Mémoire du passé/Mémoire du futur” con cui la città presenta il percorso pittorico, lungo più di un cinquantennio, dell’artista belga Charles Szymkowicz che farà parte del Consiglio Comunale Straordinario e di momenti di riflessione che coinvolgeranno le scuole. L’esposizione, curata da Enrico Crispolti, professore emerito dell’Università senese, è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Siena con il sostegno dell’Ambasciata del Belgio e de Monsieur Didier Reynders Vice-Premier Ministre et Ministre des Affaires étrangères de Belgique, e si inserisce nella seconda edizione della Rassegna “Siena Città Aperta” sostenuta dal Comune di Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Università degli Studi di Siena e con il coordinamento organizzativo di Vernice Progetti Culturali. La mostra si caratterizza attraverso un percorso espositivo diviso in 11 sezioni, per complessive 134 opere, tra dipinti e disegni, realizzati negli ultimi decenni, nel caratteristico linguaggio pittorico figurativo neoespressionista fortemente materico-iconico e assai personale dell’artista belga. Szymkowicz, riconosciuto fra i maggiori pittori neoespressionisti operanti in Europa fra la fine del XX secolo e gli inizi del XXI, lavora su una dimensione di memoria che dal familiare si estende al collettivo anche attraverso l’evocazione sia di ritratti di personaggi sia storici che contemporanei eticamente rappresentativi, sia di situazioni di tragedia sociale che hanno attraversato il secolo scorso, e che siano monito del passato ma anche avvertenza per il futuro. La mostra e le celebrazioni per il Giorno della Memoria sono state presentate durante una conferenza stampa che si è tenuta nel Foyer del Teatro dei Rinnovati di Siena ed ha visto la partecipazione del sindaco di Siena, dell’assessora alla Cultura, del direttore generale della Fondazione Mps, Davide Usai, dell’amministratore unico di Vernice Progetti Culturali, Marco Forte, del rettore dell’Università di Siena Francesco Frati e del maestro Charles Szymkowicz.

Il programma del Giorno della Memoria

Le celebrazioni cominceranno la mattina del 27 gennaio, alle 9.30, con la visita alla mostra, ai Magazzini del Sale, alla presenza dei rappresentanti del Consiglio Comunale e degli studenti senesi. A seguire, a Palazzo Pubblico, il Consiglio Comunale straordinario, in ricordo delle vittime della Shoah che sarà aperto dall’intervento del Presidente Mario Ronchi. Alle 11 la Lectio Magistralis del professor Enrico Crispolti, curatore della mostra. Alle 11.30 gli interventi dei consiglieri comunali e degli studenti. Alle 12.30 la conclusione del Consiglio Comunale Straordinario affidata al Maestro Charles Szymkowicz. Nel pomeriggio, alle ore 18, nella sala delle Lupe di Palazzo Pubblico l’evento di inaugurazione della mostra con gli interventi del sindaco di Siena, dell’assessora alla Cultura, del rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, dell’amministratore unico di Vernice Progetti Culturali Marco Forte, del professor Enrico Crispolti e del maestro Charles Szymkowicz.

La mostra

27 gennaio – 3 giugno 2018

Siena, Palazzo Pubblico, Magazzini del Sale

Santa Maria della Scala, Stanze della Memoria

CHARLES SZYMKOWICZ – MÉMOIRE DU PASSÉ / MÉMOIRE DU FUTUR

a cura di Enrico Crispolti

“Il richiamo etico alla dimensione della memoria, che nell’immaginario di Szymkowicz da sempre riassume in continuità di nessi il vitale riscontro fra presente, passato e futuro, in una complementarietà di consapevolezza di destino umano attuale, e qui espresso nel riscontro richiamato nel sottotitolo della mostra (Memoria del Passato/Memoria del Futuro), sembra esserci ora riproposto connettendo le due polarità memoriali nella funzionalità evocativa che intreccia intimamente appunto passato, presente e futuro. E proprio questa integrante consapevolezza eventica ritengo possa rappresentare la novità di questa nuova sua riflessione memoriale collettiva nella grande presente occasione espositiva senese”. Così il curatore della mostra, il professor Enrico Crispolti, anticipa l’esposizione che sarà inaugurata il prossimo 27 gennaio. Il percorso della mostra, composta da 134 opere, suddiviso tra Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico (piazza del Campo 1), Santa Maria della Scala (piazza del Duomo 2) e Stanze della Memoria (via Malavolti 9) si compone di 11 sezioni che ripercorrono l’attività di denuncia sociale e personale di Charles Szymkowicz attraverso la sua pittura. La mostra resterà aperta fino al 3 giugno 2018 e sarà ad ingresso gratuito.

L’artista Charles Szymkowicz

Charles Szymkowicz è nato nel 1948 a Charleroi, in Belgio, da genitori ebrei polacchi emigrati fra le due guerre. Artista riconosciuto fra i maggiori pittori neoespressionisti operanti in Europa tra la fine del XX secolo e gli inizi del XXI. La pittura di Charles Szymkowicz si caratterizza fin dagli anni ‘60, attraverso un realismo di tipo espressionista, per i temi di denuncia politico-sociale e richiama artisti come Renato Guttuso che definì la pittura dell’artista belga come “fatta col fuoco e col sangue”. Fino agli anni ‘70 il lavoro di Szymkowicz ha forti richiami all’espressionismo esistenziale e successivamente, dagli anni ’80, l’attenzione si sposta sull’attualità come denuncia del mondo consumistico e alienante. E’ dagli anni ’90 che l’artista crea una galleria di grandi ritratti “in omaggio ai suoi fari” (pittori, scultori, musicisti, scrittori, filosofi), spostandosi poi verso gli affetti più cari. Stretto è anche il rapporto tra Charles Szymkowicz e il territorio senese che nasce dall’amicizia con Léo Ferré, lo chansonnier popolare che aveva scelto Castellina in Chianti come luogo di residenza. Proprio nel Comune Chiantigiano nel 2016 è stata allestita la mostra Omaggio a Léo Ferré “Les Copains de la Fureur” per il Centenario della nascita del poeta e compositore scomparso nel 1993. Prima ancora, nel 2006, a San Gimignano al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea era stata allestita la mostra antologica retrospettiva di Szymkowicz Volti della Memoria – Visages de la Mémoire.

Il giorno della memoria

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. La data ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte delle truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Older in direzione della Germania, avvenuta il 27 gennaio 1945. L’Italia ha formalmente istituito la giornata commemorativa, nello stesso medesimo giorno, alcuni anni prima della corrispondente risoluzione delle Nazioni Unite: essa ricorda le vittime dell’Olocausto, delle leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati ebrei, nonché tutti i deportati militari e politici italiani nella Germania nazista.