Un studio per il futuro del Santa Maria della Scala

Quale potrebbe essere il Santa Maria della Scala del futuro? Ancora c’è incertezza, ma per vedere delle possibili vie di sviluppo del Complesso è possibile consultare il lavoro di analisi di fattibilità fatto da Fondazione Mps, con la collaborazione di Struttura Consulting. Lo studio è stato consegnato ufficialmente ieri a Palazzo Sansedoni dal presidente Marcello Clarich al sindaco di Siena Bruno Valentini.

A fronte di un lungo dibattito che ha interessato il Complesso sin dagli anni Sessanta, la Fondazione ha contribuito a sviluppare uno studio di fattibilità tecnico-economica che interpreta il Santa Maria della Scala non solo come polo museale, ma anche come luogo di trasmissione dell’identità territoriale.

La Fondazione Mps – in linea con i propri obiettivi strategici e programmatici che identificano tra gli ambiti prioritari di intervento anche le attività nel campo della promozione dei beni e delle attività culturali – ha avviato, ad inizio 2015, una collaborazione virtuosa con il Comune di Siena per la definizione di un progetto di valorizzazione del Complesso del Santa Maria della Scala.

2Partendo dall’analisi della situazione attuale, l’obiettivo primario dello studio è quello di valutare e contribuire a definire le linee di sviluppo strategiche del Complesso e gli elementi di progettazione in un’ottica di sostenibilità. Lo studio di fattibilità, sviluppato in tre fasi (analisi, strategia e progettazione), si contraddistingue per l’approccio fortemente partecipativo, che ha permesso un confronto con numerosi stakeholder grazie alla realizzazione di 5 focus group tematici, tavoli di condivisione ed ascolto con i rappresentanti di oltre 50 organizzazioni del territorio (selezionate in collaborazione con il Comune) operanti nella filiera culturale, formativa, creativa, turistica, della salute e del benessere.

Sono state individuate 18 linee di indirizzo, fra cui l’archivio museo di storia della medicina, il museo per bambini, il museo identitario della città. Non manca nemmeno la Pinacoteca Nazionale. Da una sintesi delle 18 linee di indirizzo sono state scelte 4 macrofunzioni: quella culturale-formativa, quella creativa, la turistica e infine quella salute-benessere.

Vedremo poi se verranno sviluppate tutte queste cose o se, invece, il direttore del Santa Maria della Scala Pitteri e il Comune di Siena decideranno di sceglierne solo alcune.