Riapre la Chiesa di San Lorenzo in Ponte, il gioiello sconosciuto di San Gimignano

Domani riaprirà al pubblico a San Gimignano la Chiesa di San Lorenzo in Ponte, primo caso di bene culturale acquisito con il federalismo demaniale

Fra angeli trionfanti e demoni truculenti, gli affreschi di Cenni di Francesco di ser Cenni nella Chiesa di San Lorenzo in Ponte a San Gimignano sono un tesoro misterioso da scoprire. Da domani il complesso sarà finalmente aperto al pubblico, dopo molti anni di oblio. L’amministrazione comunale giovedì 23 ha annunciato la fine dei lavori di recupero in una conferenza stampa.

Nel 2011 il Comune di San Gimignano ha acquisito gratuitamente dal Demanio dello Stato la proprietà della Chiesa, procedendo nel 2016-17 a un organico intervento di restauro e adeguamento strutturale finalizzato alla sua fruizione museale e al suo inserimento nel circuito dei Musei Civici.

Al recupero dello straordinario monumento ha collaborato la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo.

Grazie a questa prima esperienza nazionale di concreta applicazione del federalismo demaniale culturale, un bene così prezioso, parte integrante del sito Unesco “Centro Storico di San Gimignano”, rimasto per secoli di uso privato, chiuso e in stato di abbandono, diviene oggi patrimonio della comunità di San Gimignano e dei milioni di turisti che visitano la città e il suo territorio.

La Chiesa di San Lorenzo in Ponte, risalente al XIII secolo, è in stile romanico ed è costituita da un’unica navata coperta con tetto a capriate di legno, con presbiterio rialzato a volta. Fin dall’inizio del XIV secolo la chiesa recava sul fianco sinistro un piccolo portico, o una semplice tettoia, per riparare dalle intemperie l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino, del quale rimane oggi solo il volto della Vergine, riconducibile, secondo alcuni studiosi, all’attività giovanile di Simone Martini. Fu proprio a causa della devozione popolare verso questa sacra immagine che, all’inizio del Quattrocento, fu decisa la costruzione o l’ampliamento del portico lungo il fianco della chiesa, venendo così a formare, in adiacenza ad essa, un oratorio. Intorno al 1413 l’intero edificio fu interessato da una straordinaria decorazione a fresco eseguita dal pittore fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni, formatosi nell’ambito del pittore giottesco Andrea di Cione di Arcangelo, detto l’Orcagna. Il tema del ciclo è quello della vita ultraterrena che si lega alla figura del santo titolare, Lorenzo, cui è concesso salvare le anime del Purgatorio. Suggestivi dettagli raffigurano dunque il mondo ultraterreno attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Dopo questo periodo, iniziò per San Lorenzo in Ponte un lungo e progressivo declino, fino a perdere lo status di chiesa ed essere alienata a privati e destinata ai più vari usi che determinarono anche la perdita di gran parte della decorazione a fresco. Acquisita dal Demanio dello Stato nel 1929, è stata oggetto nei decenni seguenti di varie vicissitudini, che ne hanno sensibilmente ridotta la fruizione pubblica.

Il sindaco di San Gimingano Giacomo Bassi ha  presentato così la riapertura della Chiesa: «Si realizza un sogno di tanti sangimignanesi. Per tanto tempo San Lorenzo in Ponte è stato un oggetto misterioso per i cittadini. Oggi possiamo dire che lo togliamo dall’oblio. Con la firma del 2011, siamo stati la prima amministrazione comunale ad aver usufruito del federalismo demaniale. Nei prossimi mesi metteremo sui binari giusti anche l’ex convento ed ex carcere di San Domenico, che abbiamo acquisito insieme al San Lorenzo».

Carolina Taddei, assessore alla Cultura del Comune di San Gimingano, ha parlato, invece, delle modalità di fruizione della Chiesa di San Lorenzo in Ponte: «Il complesso è inserito nel biglietto dei musei civici. Con il primo di aprile proporremo il San Gimignano Pass, che includerà anche la Chiesa di San Lorenzo in Ponte».

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La riapertura al pubblico della chiesa si svolgerà domani alla presenza delle autorità, con il seguente programma.

Alle 15.30, al Teatro dei Leggeri (Piazza Duomo): Saluti istituzionali da parte di: Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano; Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana; Anna Di Bene, Soprintendente SABAP Siena, Arezzo e Grosseto. Seguirà una tavola rotonda sul tema “Il patrimonio culturale fra recupero, valorizzazione e leva di sviluppo territoriale”; interverranno: Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura ed Istruzione del Parlamento Europeo; Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario del MIBACT con delega per l’UNESCO; Roberto Reggi, Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio; Evelina Christillin, Presidente dell’ENIT; Giuseppe Costa, Presidente Opera-Civita; Marco di Luccio, Responsabile Sviluppo Beni – FAI. Sulla tematica “Un esempio di attuazione del federalismo demaniale culturale. La Chiesa di San Lorenzo in Ponte a San Gimignano” si confronteranno: Carolina Taddei, Assessore alla Cultura del Comune di San Gimignano; Felicia Rotundo, Funzionario storico dell’arte della SABAP Siena, Arezzo e Grosseto; Valerio Bartoloni, Dirigente del Settore Cultura del Comune di San Gimignano; Marilena Caciorgna, docente presso l’Università degli Studi di Siena; Fabrizio Iacopini, restauratore.

Alla conclusione dei lavori, all’interno del San Lorenzo, si svolgerà la cerimonia inaugurale e la visita guidata alla chiesa.

Dal 26 marzo la chiesa sarà visitabile con lo stesso biglietto di ingresso di tutti i Musei Civici di San Gimignano, anche tramite ausilio di supporti multimediali appositamente realizzati.

L’organizzazione è a cura di Opera – Civita, gestore dei Musei Civici di San Gimignano.