La nuova arte contemporanea passa per “Sussurri”

Un nuovo spazio dedicato alle proposte di arte contemporanea a Siena, nasce “Sussurri” curato da Michelina Eremita a Sator Print di via Stalloreggi

Domani ci sarà il primo appuntamento di “Sussurri”, un nuovo progetto teso a proporre nuovi artisti contemporanei e nuove espressioni a Siena e non solo. L’idea di Michelina Eremita, curatrice ed ideatrice del progetto, è stata quella di far dialogare uno spazio artigiano, lontano dai circuiti artistici cittadini ma profondamente legato alla pittura ed alle miniature, con giovani artisti provenienti da culture ed esperienze differenti. Inoltre “Sussurri”, mettendo in comunicazione artigianato e arte, vuole essere un progetto esportabile in contesti diversi da quello senese coinvolgendo artisti sempre nuovi e discipline artistiche differenti, non a caso alcuni appuntamenti saranno anche accompagnati da presentazioni di libri.

Il primo artista a metterti in gioco sarà Agathe Rosa, che domani alle 18 inaugurerà il suo “Carnet”, lavoro ideato e realizzato appositamente per lo spazio che ospita “Sussurri”, il laboratorio artigiano Sator Print di Siena.

«Mi sono detta semplicemente “voglio riempire questo taccuino, uno dei tanti che ho, con dei pensieri vagabondi» – racconta Agathe Rosa – «Quindi quotidianamente, ho dedicato al taccuino un tempo intimo e speciale, vuoto dal resto e pieno di sogni. Quando Michela mi ha proposto di partecipare al progetto Sussurri, ero nel pieno della produzione del taccuino ma non ho pensato subito che poteva essere una via possibile per i miei disegni. Solo dopo la visita alla bottega di Piergiorgio dove l’ho visto lavorare alle sue miniature, ho iniziato a pensarci. Ci sono almeno due analogie tra il suo lavoro e il mio taccuino; una nella pratica che ci porta in un tempo sospeso e l’altra nella piccola scala. L’intimità del progetto che ho ritrovato nella bottega mi ha dato il coraggio di presentare i miei disegni, che al pari della fotografia oggi, mi rappresentano».

Si tratta di circa cento disegni, quindi, realizzati direttamente su un piccolo quaderno e che non sono legati da nessun tema o particolare episodio, tanto meno ad una unica tecnica. Sono cronologicamente riconducibili ad un preciso periodo (ognuno è datato e titolato): «li immagino come la condensa dove il liquido grazie allo scambio di temperatura si manifesta», spiega l’artista.

Durante l’inaugurazione sarà anche presentato il libro “Papamusc’” di Ada Bellanova (Effigi 2016) e sarà anche in questo caso l’autrice stessa a raccontarsi attraverso le pagine del suo lavoro.

Sussurri

Il progetto, pensato da Michelina Eremita a Sator Print (via Stalloreggi, 70 – Siena) una serie di appuntamenti con artisti per mostrare alcuni appunti o delle riflessioni sugli aspetti più intimi e delicati suscitati dall’arte nella loro vita. Nel farlo usano la discrezione che un laboratorio d’arte impone, perché il luogo che accoglie le delicate presenze è una bottega in cui si perpetua la tradizione della miniatura fatta di autorevole pazienza e saper fare.

Gesti, oggetti, carte, parole, sguardi, disegni… del passato e del presente mescolati per trovare (con)tatto nella dimensione artistica. Tutto è sussurrato, tutto è suggerito per sfuggire il chiasso assordante che, spesso allontana dalla naturalezza della creatività. Gli appuntamenti dedicati ai singoli artisti saranno arricchiti dall’incontro con due scrittori che si impegneranno nella lettura di alcune pagine scritte da loro.

I prossimi appuntamenti vedranno protagonisti gli artisti: Paolo Francioni, Hanako Kumazawa e Giacomo Ricci. Gli scrittori che parteciperanno al progetto, scelti e curati da Giuseppe Gori Savellini, sono Ada Bellanova e Alfonso Diego Casella.

Agathe Rosa si laurea nel 2011 alla Scuola Nazionale Superiore d’Architettura di Marsiglia dove discute la tesi intitolata “Il tempo dato al pensiero critico”, dove si intuisce chiaramente la sua intenzione di abbandonare presto la costruzione.

Nel 2010, durante il Festival “Rêver la ville” a Marsiglia, realizza il suo primo gonfiabile praticabile. Negli anni immediatamente successivi ne realizzerà diversi tra cui quello per la sua prima mostra personale al Centro Culturale Saint-Exupéry di Reims nel 2011. La partecipazione alla Nuit Blanche di Parigi del 2012 segnerà il culmine del progetto sulle architettura effimere con un gonfiabile lungo 35 metri realizzato in collaborazione con il collettivo Oidem.

Da quel momento, si succedono vari progetti e collaborazioni in Francia ed in Italia tra cui: “Mi sono svegliata prima dell’alba” una mostra personale al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea ” Raffaelle de Grada” di San Gimignano, Siena 2016, una personale alla Galerie l’Inattendue di Parigi nel 2015. Diverse mostre collettive come Città Difffusa (2015), Pae/saggio (0214) e Acqua (2013) in collaborazione con Giacomo Ricci. Nel 2016 è invitata alla residenza d’artista “Itinera” con la Galleria Fuori Campo di Siena. Il 2015 la vede partecipare a Verso: Settimana di Arte e Architettura a Siena con il collettivo Fare Mente Locale, nello stesso anno vince il premio Fenice Contemporanea in Val d’Elsa. Nel 2014 è selezionata da un concorso di fotografia sulla qualità dell’abitare “La Città Nuda”, realizza un progetto di libro d’interviste con Michelangelo Pistoletto sul rapporto tra gli artisti e gli artigiani. Dal 2013 al 2015 è attivamente coinvolta in alcune iniziative di Made in Filandia. Nel 2015 e 2016 interviene all’Accademia di Belli Arti di Bologna nell’ambito del workshop I mondi dell’Arte.

Dal 2015 insegna alla Scuola Nazionale Superiore d’Architettura di Marsiglia (ENSA Marseille) come professore alla cattedra di “Arti e Tecniche della Rappresentazione”.

Agathe Rosa, lavora con diversi media come la fotografia, il disegno, l’installazione, la performance e l’architettura effimera. Sono tutti linguaggi che le permettono di esplorarsi spingendo al limite e oltre le proprie conoscenze. Sopraffatta da una grande curiosità, nei suoi lavori ritroviamo studi che la portano spesso ad esplorare confini sia quelli della percezione che dello spazio fisico. La luce, l’aria, i movimenti cosmici e i fenomeni psico-fisici sono la base scientifica vibrante della sua ricerca artistica.