A Siena si dice – “Senti che zizzola”

CI SONO TERMINI, DETTI, PERLE FILOSOFICHE NOTE SOLO A NOI SENESI E CHE, PER COLORO CHE VENGONO DA FUORI, A VOLTE SONO DI DIFFICILE INTERPRETAZIONE. QUESTA PICCOLA RUBRICA NE VUOLE RENDER CHIARO IL SIGNIFICATO. OGGI SPIEGHIAMO COSA VUOL DIRE “SENTI CHE ZIZZOLA”!

Senti che zizzola

Viste le temperature in calo, probabilmente il termine in questione ha viaggiato sulle bocche di molti abitanti delle lastre. Il fulcro del discorso, è che fa un freddo cane.

Ci troviamo nuovamente di fronte ad una di quelle parole che hanno significato diverso a seconda del luogo in cui vengono pronunciate. C’è chi ‘zizzola’ lo intende come uno di quei vezzeggiativi talmente sdolcinati da far venire il diabete, quelli che gli amanti si scambiano durante le loro sessioni di “attacca tu. No dai, attacca prima tu”.

In Sardegna, invece, la zizzola altri non è che la zanzara, animale il cui ronzio ricorda il suono della parola in questione. Da qui, è facile associare la zizzola anche a qualcosa di incredibilmente fastidioso.

Tra le mura senesi, si esclama “senti che zizzola” quando, ad esempio, si cammina bellamente per il Corso e, giunti di fronte all’arco dei Rossi, si viene investiti da una ventata ghiaccia, ma talmente ghiaccia ( o diaccia, se proprio si vuol esser fiscali) che anche a Sallustio, un po’ più in giù, gli è toccato mettersi la sciarpa.

In sintesi, la zizzola altri non è che il freddo birbone (magari anche questa ve laspiego, eh…), accentuato dall’effetto sorpresa di una folata di vento, una di quelle che ti fa tremare anche i villi intestinali, che sembra sia fatta di spilli e che… “Senti che zizzola! Ma quanto c’è a da’ i cavalli?”

Arianna Falchi