A febbraio il Santa Maria sarà aperto solo nei fine settimana

La misura è dovuta ai lavori di risistemazione che sono iniziati il primo

Il primo di febbraio sono iniziati i lavori di risistemazione del Complesso museale Santa Maria della Scala, con la conseguente chiusura, per l’intero mese, a esclusione di tutti i weekend, durante i quali, in orario 10 -19, sarà possibile visitare “La Bellezza ferita” e, ogni qualvolta lo stato dei lavori lo consentirà, anche il Pellegrinaio e la Cappella del Manto.

«Un piccolo sacrificio per l’utenza – ha specificato il direttore Daniele Pitteri – che consentirà, però, di riorganizzare in maniera definitiva i flussi di entrata e di uscita dal museo e di liberare tutte le aree in cui si sono accumulati negli anni materiali di provenienza varia (moltissimi dei quali appartenenti a soggetti e istituzioni diverse dal Santa Maria), predisponendole per continuare i lavori di messa in sicurezza di tutto l’immobile iniziati a dicembre 2016 e che si concluderanno in 2 fasi, fra l’estate di quest’anno e la primavera del 2018».

Dal prossimo 1° marzo, quando il museo riaprirà, sarà ripristinato l’ingresso da Palazzo Squarcialupi, dove sarà collocata la biglietteria centralizzata di piazza Duomo per gli ingresso sia al Santa Maria sia al Duomo, oltre al nuovo biglietto cumulativo “Acropoli Pass” che, al prezzo massimo di 17 euro, consentirà l’accesso ad entrambi i siti.

Nell’atrio di Palazzo Squarcialupi saranno collocati anche i tornelli elettronici che faciliteranno gli ingressi e le uscite del pubblico e sarà ripristinato il guardaroba.

Nuova veste anche per la caffetteria e lo stesso Pellegrinaio delle Donne che tornerà al suo stato originario, libero dalle strutture allestitive che ne interrompevano la prospettiva e la maestosità. Questi primi lavori che interesseranno anche la manutenzione del museo archeologico, serviranno inoltre a predisporre gli impianti per le audioguide che, da maggio saranno distribuite al pubblico gratuitamente, e ad allestire gli affreschi restaurati di Ambrogio Lorenzetti, provenienti da Montesiepi, in una maniera pienamente fruibile in attesa della grande mostra monografica in programma da ottobre a gennaio.