Una scuola per l’Africa. Grazie a Siena, la comunità di Sokodè avrà una nuova scuola

Due edifici scolastici ristrutturati, centinaia di nuovi banchi per l’asilo del villaggio e un’opportunità di lavoro per i giovani in un Paese in via di sviluppo. Sono stati questi alcuni dei risultati ottenuti dal progetto di ristrutturazione della scuola primaria pubblica del villaggio Komah 1, nella città di Sokodè della Regione centrale del Togo. Il progetto, sostenuto finanziariamente dalla Provincia di Siena e dalla Onlus “Puerto Seguro”, è stato promosso dall’associazione Difezi, che si occupa di cooperazione tra Italia e Togo attraverso lo sviluppo di progetti di scambio e valorizzazione culturale tra i due Paesi e che ha portato avanti anche una raccolta fondi di autofinanziamento.

 

“Siamo molto soddisfatti – ha detto Gabriele Berni, assessore provinciale alla cooperazione – per i risultati ottenuti dal progetto, in cui la Provincia ha creduto molto con la convinzione che possa contribuire a garantire il diritto all’educazione scolastica per molti studenti della comunità di Sokodè. La crisi ci obbliga a puntare ancora di più sulla cooperazione come strumento di relazione e di solidarietà. In questo senso, il valore del progetto per la scuola del villaggio Komah 1 va al di là dell’aspetto strutturale dell’intervento. L’impegno dell’associazione Difezi, infatti, ha avuto un impatto economico e sociale per il villaggio. Da un lato, l’iniziativa ha dato un’opportunità di lavoro per molti giovani e, dall’altro, i genitori potranno contare su una scuola nuova e sicura dove far studiare i propri figli”.

 

“Al termine dei lavori – conclude Berni – è stato eletto un comitato di gestione dei nuovi edifici, che comprende insegnanti, ex alunni, autorità locali e genitori. L’aver contribuito a innescare questo ‘circolo virtuoso’ ci rende orgogliosi e rafforza la convinzione dell’amministrazione provinciale che solo con l’impegno collettivo e attraverso il rapporto diretto con i territori si possa dare davvero alla cooperazione quel ruolo di solidarietà e di sviluppo che può rivelarsi determinante per migliorare la qualità della vita anche nei contesti più difficili”.