Ristrutturazione dello stadio: i dubbi dell’amministrazione comunale

di Gennaro Groppa

progetto di ristrutturazione dell'area del Rastrello

progetto di ristrutturazione dell’area del Rastrello

L’amministrazione comunale nutre più di un dubbio sul progetto di riqualificazione dell’area del Rastrello presentato dal presidente Massimo Mezzaroma. Sono queste le indiscrezioni che si possono raccogliere ascoltando le dichiarazioni rilasciate in questi giorni, tra l’ufficiale e l’ufficioso, da alcuni assessori e dallo stesso sindaco Bruno Valentini. Il primo cittadino, non più di due giorni fa, ha parlato di alcuni soggetti economici pronti ad acquistare la Robur, nonostante il pesante fardello debitorio della società bianconera. Totalmente un’altra strada, quindi, rispetto al piano che il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, ha in mente e ha presentato alla stampa ed alla città. Mezzaroma ha fatto capire di voler rilanciare: di voler realizzare il nuovo impianto, più piccolo ma moderno e funzionale, e di voler quindi pensare nel lungo termine al futuro del Siena. Ma questo piano sembra non convincere all’interno di palazzo comunale. I motivi potrebbero essere molteplici. E’ semplice pensare che i precedenti non pendano dalla parte di Mezzaroma. Tutti abbiamo negli occhi quel che è avvenuto a Taverne d’Arbia: un tutt’altro che enorme centro sportivo (laddove si allenava e giocava l’Asta Taverne, tra l’altro) è rimasto un cantiere a cielo aperto: per terminare i lavori serve un milione di euro, ma in questo momento nessuno (né Comune né Ac Siena) ha intenzione di aprire il portafogli. La prima preoccupazione di alcuni amministratori è che potrebbe ripetersi un qualcosa di simile nel centro cittadino. Valentini ha più volte definito questo progetto come “qualcosa di forse troppo ambizioso”. A febbraio il primo cittadino parlò di criticità a livello di “viabilità, impatto ambientale, sostegno economico”. Lunedì ha detto ancora: “Vorremmo capire se ci sono le risorse per portare avanti questo progetto. Quella che è stata prospettata è un’opera enorme. Ciò comporterebbe una grandissima mole di lavoro nel cuore della città oltre che un grandissimo movimento di terra. Non vorremmo che qualcuno utilizzasse lo stadio per fare un grande centro commerciale in città”. Insomma, ci sono molti dubbi. Ma il Comune sarebbe intenzionato ad indire un’assemblea pubblica per lunedì 31 marzo per dibattere ancora della questione.

(dal Corriere di Siena)