Primo Martini, un ocaiolo tipico. Lutto in Fontebranda per la sua scomparsa

Primo Martini. Un ocaiolo tipico: con un Papero nel cuore e la grande capacità e intelligenza nel “fare il Palio”.
Ci ha lasciato avendo superato la soglia dei “novanta”, portati con la dignità di un vero “signore” nei modi e nei sentimenti.
Per tanti anni dipendente di quella che poi diverrà l’Asl, sempre disponibile a soddisfare i bisogni delle persone che con fiducia gli si rivolgevano. Notissimo nel mondo del palio degli anni ‘60 e ‘70 del passato secolo: mangino di lungo corso della Nobile Contrada dell’Oca, formava con Luciano Tancredi una coppia affiatata che fu premiata, e con loro il popolo ocaiolo, con grandi vittorie frutto di strategie sopraffine.

Furono i “compagni di viaggio” della straordinaria carriera di Andrea De Gortes, scoperto dal Sor Ettore Fontani e cresciuto con le “attenzioni” dei soprannominati. Una gestione, quella di Aceto, non facilissima ma ricca di soddisfazioni non solo per le vittorie ocaiole ma anche per le sconfitte provocate all’avversaria, verso la quale non mi risulta abbia rivolto parole d’odio (come troppo spesso accade oggi tra contrade “nemiche”) ma solo di sentita e profonda rivalità.
Insomma un “docente” del Palio… che fu, dove le capacità delle dirigenze riuscivano a preparare i palii quasi a tavolino.
La parola concordata valeva più di un contratto notarile sottoscritto tra le parti; fu così che si meritò il rispetto delle altre Contrade.
E poi quella particolare dote: gestire gli accordi senza che, né prima né dopo, se ne conoscessero le trame. I fatti parlavano e non era necessario fornire notizie per dibattiti inutili e infiniti. Quindi rispettoso di tutti coloro con cui venivano intessuti accordi davvero originali.
Sempre disponibile a ricordarci i personaggi del passato, a vantare le tradizioni contradaiole aiutando i giovani a capirle e soprattutto a seguirle. Ma quando qualcuno usciva con la frase. “Ma quella volta come andò che l’Oca… e la Torre”: a questo punto si alzava un muro insormontabile.
Tra gli ultimi interventi un suo ricordo sul Sor Ettore Fontani all’interno del volume e del dvd voluto dalla Contrada per la ricorrenza dei 50 anni dalla morte.
Molte generazioni hanno avuto la fortuna di conoscerlo, apprezzarlo e volergli bene. In tanti gli daranno, domattina venerdì, alle 9.30, l’ultimo saluto nell’Oratorio della Contrada.

Senio Sensi