Incontro tra Farmindustria, Società Italiana di Farmacologia (SIF) e Università degli Studi di Siena

Più ricerca e più competenze scientifiche nel nostro Paese. E’ questo lo scopo dell’incontro, organizzato oggi a Siena tra Farmindustria, Società Italiana di Farmacologia (SIF) e Università degli Studi di Siena nel corso del quale sono intervenuti ricercatori dell’Università ed esponenti del mondo industriale.

 

Formazione e divulgazione delle conoscenze nel settore farmaceutico sono obiettivi che si possono raggiungere solo con una sinergia di intenti sempre più stretta tra Accademia, strutture pubbliche di ricerca e imprese.

 

Ne è un esempio l’accordo del febbraio 2000 tra la Società Italiana di Farmacologia e Farmindustria, che ha realizzato negli anni una efficace collaborazione tra Università e industria. Cooperazione ritenuta ormai presupposto necessario per la crescita scientifica, economica e sociale del Paese, per la qualificazione delle attività formative e per il raggiungimento di risultati positivi nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.

 

E proprio grazie “all’alleanza” sancita nel 2000 sono stati realizzati importanti incontri scientifici in prestigiose Università con i farmacologi di tutt’Italia e grande attenzione è stata dedicata alla formazione dei giovani ricercatori.

 

“Senza riconoscimento del valore del marchio non c’è innovazione – precisa  Lucia Aleotti, vicepresidente Farmindustria – e senza innovazione non c’è ricerca. In Italia nuove terapie hanno permesso una significativa riduzione della mortalità per i tumori, per le malattie dell’apparato circolatorio e per altre importanti patologie.

Dal 1951 ogni 4 mesi se ne è guadagnato uno di vita in più, un fenomeno dovuto per il 40% ai farmaci. Oggi nel nostro Paese operano 6.000 ricercatori  e le imprese del farmaco investono 1.250 milioni di euro in R&S.

 

Imprese che contano, in totale, 165 fabbriche, 65.000 dipendenti, il 90% dei quali laureati o diplomati ed esportano il 61% della produzione di 25 miliardi all’anno. Un vero e proprio patrimonio manifatturiero per il Paese (secondo solo a quello tedesco), fortemente penalizzato da 4 manovre (liberalizzazioni, spending review , decreto Salute e decreto stabilità) negli ultimi 8 mesi. In particolare la prescrizione con principio attivo colpisce al cuore un settore hi tech di fondamentale rilevanza per la crescita economica e sociale del Paese”.

 

“Eventi come quello di Siena, aggiunge il Professor Pier Luigi CanonicoPresidente della SIF, sottolineano l’indissolubile legame tra formazione, ricerca e sbocchi professionali. Sarà soltanto in una visione che tenga in considerazione l’interrelazione tra questi aspetti che ai giovani potrà essere offerta un’ottimistica prospettiva per un adeguato futuro lavorativo”.

 

“Nuova occupazione e sviluppo economico – ha detto il professor Angelo Riccaboni, rettore dell’Università di Siena – possono derivare da un sistema integrato capace di mettere concretamente in contatto i laureati con il mondo del lavoro, fungendo da supporto al percorso di individuazione professionale. Per questo l’Ateneo senese ha promosso “USiena-Open”, una nuova struttura di servizio che mira a fornire formazione e informazione agli studenti, ai laureati, ma anche agli utenti esterni, per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Occasioni come quella di oggi, promosse grazie alla collaborazione di Farmindustria e Sif, sono preziose opportunità di conoscenza e approfondimento”.

 

“E’ fondamentale trasmettere agli studenti in momenti critici come quelli attuali, il valore della ricerca, per contribuire alla crescita economica e scientifica del Paese”, ha concluso la professoressa Marina Zicheordinario di Farmacologia della facoltà di Farmacia dell’Università di Siena. “Ricerca e sviluppo nel settore del farmaco hanno una valenza particolare qui a Siena e nella regione Toscana. L’evento di oggi, grazie a Farmindustria ed alla SIF, ha offerto agli studenti universitari e ai giovani ricercatori l’opportunità di incontrare accanto alla ricerca accademica, il mondo e i volti della ricerca farmaceutica industriale con il suo elevato contenuto tecnologico e di innovazione, e le sue competenze professionali”.