MiMaster, una ‘bottega senese’ a Milano

Oggi si vede un giovane professionista che è riuscito a scrivere una piccola storia. Se si guarda indietro, Giacomo Benelli riesce a raccontarla quella storia, iniziata 35 anni fa – quando è nato in terra di Siena, a Colle val d’Elsa – e scritta da un bambino che ha sempre amato i libri finché è diventato uomo. Ed è proprio questa sua passione che ha portato Giacomo, maturità classica e laurea in Lettere, esperienza formativa in un’agenzia di comunicazione di Poggibonsi – fino a Milano. Dove ha fondato la MiMaster Illustrazione, scuola di formazione internazionale che oggi ha partner formativi in Spagna (Madrid) e in Francia (Lione).
La tua sembra una di quelle avventure da valigia di cartone, cercando un sogno…
“In effetti è un po’ così. Lavoravo come copywriter all’agenzia Studio Spot di Poggibonsi. Lì mi sono formato ed è stato importante. Poi la proposta: era il maggio del 2009. Alcuni amici mi dissero che ci poteva essere l’idea, un progetto ancora su carta e poco più, di realizzare un master in illustrazione internazionale, era il mio sogno. Non ci ho pensato due volte. Mi sono licenziato, ho fatto la valigia e sono partito. Con le mie competenze, la mia voglia di sfida e di crescita, la retorica di Aristotele. Ecco come è nata MiMaster. Oggi come sette anni fa affronto, con i miei due soci, l’ignoto quotidianamente ma sono felice”.
MiMaster ha molte analogie con la scuola Holden ed è, ad oggi, l’unica realtà del genere in Italia?
“Sì, ad oggi ci sono persone che provano ad affrontare un’esperienza simile alla nostra ma ancora nulla di concreto. Credo che abbiamo colto il momento giusto per entrare sul mercato internazionale e la sfida di Milano che non è una città per dilettanti ma per professionisti, ci ha fatto crescere. Abbiamo imparato prima ad essere cittadini di questa città, che ti insegna il senso civico e quello del dovere prima ancora del lavoro. Un po’ MiMaster richiama la Holden come concetto ma si occupa solo di illustrazione, per adulti soprattutto: una ventina di studenti all’anno, a 25 possono arrivare i docenti che non sono insegnanti ma illustratori professionisti da ogni parte del mondo e ogni anno cambiano, in modo da variare di anno in anno, quasi completamente, il programma di studio. Per la prima volta terrà un workshop in Italia, a febbraio, John Howe, illustratore de Il Signore degli Anelli. Abbiamo poi i più grandi illustratori del mondo che fanno lavorare i ragazzi e li proiettano direttamente nell’esperienza dell’editoria digitale, delle app, delle illustrazioni più famose del mondo. Gli studenti lavorano, non studiano semplicemente. Il concetto di ‘bottega’ che nasce nella nostra terra senese. Un nostro studente ha appena rifatto tutte le copertine della collana Feltrinelli dedicata a Shakespeare. Il bello è che il contatto con il mercato del lavoro è diretto”.

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Nomi famosi quindi e grande richiesta…
“Tra i professionisti italiani abbiamo nomi come Emiliano Ponzi, Lorenzo Mattotti, Stefano Cipolla, Olimpia Zagnoli. Ma anche nomi quali Brad Holland, Lisbeth Zwerger, Noma Bar. Sono gli artisti delle copertine di Internazionale, New Yorker, New York Times e altre tra le testate più famose sia italiane che internazionali”.

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Ti mancano le terre di Siena e la Toscana?
“ Mi manca il paesaggio. Il panorama, la collina che apre alla curiosità. La nostra terra ci dà il tempo per meravigliarsi, Milano dà lo spazio per progettare”.

Da chi faresti disegnare la tua storia?
“Dal mio socio Ivan Canu, direttore di MiMaster, carissimo amico. Con lui portiamo avanti sulla pelle questa grandissima avventura”.

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Pensi mai di tornare e portare MiMaster ‘a casa’?
“Non è escluso che torni. Questo è il luogo del tempo per eccellenza quindi lo vedrei bene non tanto per l’attività formativa ma già d’autore. I grandi nomi dell’illustrazione internazionale qui potrebbero meravigliarsi. E produrre, tornando alle radici dell’idea stessa di bottega”.

 

Katiuscia Vaselli