Guicciardini: ‘Sia fatta piena luce sulla vicenda della Banca Mps’

Niccolò Guicciardini

“Le dimissioni di Giuseppe Mussari dalla presidenza dell’Abi sono state un atto giusto e dovuto. Le notizie sulla Banca Monte dei Paschi, che si apprendono dai giornali in merito a operazioni spericolate e avventurose sono, se confermate, gravissime. Operazioni che creano un danno ai lavoratori, alla Banca ed a tutta la nostra comunità. In queste ore il Partito democratico è stato definito ‘imbarazzato’ e ‘silente’, di fronte a questa situazione. Io oggi sono qui, mettendoci la faccia e dire che i sentimenti che provo sono quelli di rabbia e sdegno”. E’ questo il commento di Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd senese, in merito alle notizie di queste ore sulla Banca Mps, rilasciato oggi, mercoledì 23 gennaio, nel corso di una conferenza stampa.

“Le grave situazione della Banca è da tempo – ha detto Guicciardini – sotto gli occhi di tutti, ma le operazioni di cui sentiamo parlare in queste ore, contrarie agli indirizzi politici che negli anni sono stati dati nelle istituzioni, andrebbero molto oltre, e sarebbero aggravate, per altro, dal fatto di essere state nascoste. Da quando sono stato eletto segretario del Pd ho sottolineato, più volte, la necessità di un’autocritica su alcune scelte politiche del passato. Oggi, però, siamo davanti a responsabilità gestionali tali per cui, credo, che un’azione di responsabilità verso la precedente gestione sia, alla luce di tutto, ineludibile. Anche il Pd sta subendo un danno grave da questa vicenda, a livello di immagine e nei confronti di tutte quelle donne e quegli uomini che ne fanno parte per potere, attraverso la politica, fare il bene della propria comunità. Sbagliano gravemente coloro che strumentalizzano, per fini elettorali, la delicata fase che stanno vivendo Mps e la città di Siena. Oggi serve responsabilità, per chiarire quello che è stato e per guardare avanti. E’ assurdo, poi, che ci siano persone, che in passato hanno avuto ruoli di responsabilità, che oggi tacciano o criticano il Pd, che ha avuto il merito di aver avviato un processo di autocritica e di forte rinnovamento. Il Pd, il presidente della provincia, Simone Bezzini, l’attuale candidato sindaco del centrosinistra di Siena, Franco Ceccuzzi, anche quando era ancora sindaco, hanno fatto e iniziato una seria autocritica. Io credo che la politica, anche alla luce di questo percorso avviato, debba stare fuori dagli ambiti gestionali delle banche, la scelta delle persone si deve basare esclusivamente su scelte di competenze e di merito e dobbiamo rivedere il concetto di autonomia e di responsabilità”.

“Sono segretario del Pd senese da poco – continua Guicciardini – ma posso garantire che i democratici esigono chiarezza su ciò che è accaduto, per tornare a guardare al futuro con fiducia. Il Pd in questa vicenda non parte da zero perché è stato dato nei fatti un input di discontinuità dal candidato sindaco e dal presidente della Provincia. Questo ha significato prendersi delle responsabilità e comprendere prima di molti altri, la situazione in cui si trovava la Banca e quali dovevano essere gli interventi per un cambio di rotta e di rottura con i metodi del passato. Quella scelta ha causato il venir meno di una maggioranza nel Comune di Siena ed stata pagata a caro prezzo. I fatti di queste ore, purtroppo, danno ancora una volta ragione a questa necessità di cambio di passo di cui dobbiamo farci interpreti senza avere paura di dire le cose e raccontare tutto con trasparenza. In questo senso l’operazione verità portata avanti fin dall’insediamento dell’attuale management è la strada migliore per riportare la banca su un binario di stabilità e di crescita”.

“Non è giusto – ha concluso Guicciardini – che per responsabilità di pochi, una città intera si trovi ‘alla gogna’ nel quadro nazionale. Siena ha bisogno di ritrovare serenità e dialogo e questo sarà il nostro impegno nei prossimi mesi di campagna elettorale. Verranno in tanti nei prossimi giorni e interverranno su questa vicenda, ma noi abbiamo dato degli input concreti che si sono tramutati in un cambiamento di fatto. La necessità di oggi è fare chiarezza per consentire, domani, il rilancio della banca con il rispetto di quei lavoratori che si trovano a subire le conseguenze di colpe non loro”.