E’ morto il regista senese Cesare Gigli, figlio del grande Silvio

E’ scomparso nella tarda serata di ieri, all’età di 76 anni a causa di una malattia che lo ha consumato in pochi mesi, il regista senese Cesare Gigli, figlio del grande Silvio.

Cesare Gigli, tartuchino d’appartenenza, abitava a Roma dove ha portato avanti la sua brillante carriera sulle orme del padre, cominciando dalla radio per approdare poi alla televisione.

qui alla cena della vittoria del 2010, insieme all’amico Maurizio Bianchini

 

Regista televisivo, anche di programmi di primo livello («Buona Domenica», «Casa Vianello», «Una rotonda sul mare», i Telegatti) e figlio dell’indimenticabile regista senese innamorato di San Gusmè tanto da inventarsi il Luca Cava, Cesare ricevette nel 2011 proprio il premio intitolato al padre Silvio, nel piccolo borgo del Chianti.

 

La sua carriera è stata con Pippo Baudo e, soprattutto, con Renzo Arbore. La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Il pap’occhio (1980) di Renzo Arbore dove ha interpretato la parte del maestro di italiano. Nel 1983 ha inoltre lavorato con Renzo Arbore per la realizzazione del film F.F.S.S. Cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo se non mi vuoi più bene?dove ha interpretato la parte di Uomo cloaca.

Carattere goliardico, come il padre Silvio, esuberante e divertente, Cesare riuscì a far divertire anche il pubblico a teatro quando, nel 1985, fece il discorso per la consegna del Mangia d’Oro a Gianna Nannini.
Lascia il figlio Stefano (anche lui regista, spesso della trasmissione Rai per il Palio) e la figlia Caterina, oltre ai nipoti.

 

 

Portava la sua Contrada, la Tartuca, nel cuore perché qui aveva le radici date dal padre Silvio e dal nonno Cesare.

Lo ricordiamo con questo breve video tratto da uno degli spettacoli tv di Arbore.

Katiuscia Vaselli