Vengono fermati per eccesso di velocità e tentano di corrompere poliziotti. Denunciati padre e figlio

Sono stati sorpresi dalla Polizia ad una velocità di 183km/h sulla “Siena- Bettolle”, dove il mite massimo è di 110, e non si sono fermati all’alt. Poi, una volta raggiunti dalla pattuglia, hanno tentato di corrompere i poliziotti per non farsi ritirare la patente di guida. Per questo padre e figlio, entrambi di origini campane, sono stati denunciati.

Gli agenti della Polizia Stradale di Siena, Distaccamento di Montepulciano, stavano effettuando uno specifico servizio con il Telelaser nei pressi del Comune di Sinalunga, sulla superstrada che collega la nostra città a Perugia, in direzione Bettolle, quando un’Audi Q5, con a bordo tre persone, è sfrecciata ad una velocità di oltre 60 km rispetto ai limiti di velocità consentiti davanti a loro.

I poliziotti hanno intimato l’alt al conducente che, però, forse anche per l’impossibilità di fermarsi in condizioni di sicurezza, non ha arrestato la marcia. Una delle due pattuglie si è posta subito all’inseguimento dell’auto che si è fermata poi dopo circa un km e mezzo.

Appena i poliziotti hanno chiesto i documenti, il conducente, un uomo di 50 anni, in compagnia del fratello e del figlio 28enne, ha cominciato a chiedere loro di fargli un regalo di Natale, invitandoli a lasciar perdere.

A quel punto gli agenti hanno spiegato bene all’uomo cosa avrebbe comportato la sua condotta e la gravità della violazione al codice della strada commessa. Alle richieste del padre si sono presto unite quelle del figlio che, in un primo momento, ha finto anche di essere stato lui alla guida del veicolo, nella speranza di non far ritirare la patente al genitore.

Non contenti, dopo che i poliziotti hanno verificato che il figlio stava mentendo, hanno cominciato addirittura ad offrire loro del denaro, affinché chiudessero gli occhi, ma sono stati bene informati che quella condotta avrebbe avuto rilevanza penale, trattandosi di un reato per il quale è anche previsto l’arresto.

In quel momento lo zio, passeggero dell’auto, ha iniziato ad accusare un problema di salute per il quale, con l’ausilio dei colleghi dell’altra pattuglia, sono stati tutti accompagnati all’Ospedale di Nottola.

Dopo aver ricevuto le cure del caso, dovute ad un problema congenito dello zio non collegato alla specifica situazione, padre e figlio sono stati denunciati, entrambi per minaccia a Pubblico Ufficiale e tentata corruzione. La patente di guida del conducente è stata, inoltre, ritirata per la successiva sospensione.

Questa è, peraltro, la velocità massima registrata nella nostra provincia dalla Polizia Stradale, in violazione del codice della strada, nel corso dell’anno che sta finendo.