Tentano il furto a “La Veranda”, scoperti dal proprietario

Due malviventi hanno provato a portarsi via il fondo cassa del ristorante pizzeria in Piazza Calabria. Ma l’intervento del proprietario è stato decisivo.

I carabinieri raccontano che nelle notti di pioggia o di vento i ladri si scatenano. I rumori delle effrazioni sono coperti dagli scrosci d’acqua o dalle raffiche di vento che producono talvolta la caduta di oggetti ed è più difficile essere sentiti mentre si operano i colpi. Così stanotte, nella prima vera nottata d’autunno, era forse inevitabile che i soliti ignoti entrassero in azione, obbiettivo di turno: il ristorante pizzeria “La Veranda” di Siena, Piazza Calabria 20.

Attorno all’una, due personaggi si introducevano all’interno dell’esercizio pubblico e cominciavano ad armeggiare in prossimità della cassa alla ricerca di denaro. Guarda caso, ieri sera il proprietario aveva fatto tardi per sistemare lo scantinato del ristorante ed era arrivato alle ore piccole. Avendo udito quei rumori anomali, aveva chiamato le forze dell’ordine ed in pochi istanti erano giunte due gazzelle dei carabinieri. Allo scopo di evitare danni maggiori, l’uomo si era però rivelato ai ladri che si erano dati alla fuga col piccolo fondo cassa di duecento euro in banconote di piccolo taglio. In tal modo si era anche esposto a possibili reazioni inconsulte dei malfattori, ma gli era andata bene, i due ladri non erano particolarmente aggressivi e non erano scaduti nella rapina.I militari dell’Arma richiedevano una descrizione dei due soggetti che se l’erano data a gambe, stranamente corrispondente con quella dei due pregiudicati che erano stati fermati qualche giorno fa nel vicolo della Pallacorda.

Dal momento che quelle due persone sono solite frequentare la stazione ferroviaria, era attorno a quel sito che i carabinieri decidevano di concentrare i loro sforzi. Dopo circa mezz’ora, in una posizione assolutamente anomale e defilata, transitando in strada di Vico Alto in direzione di viale A. Sclavo, i militari individuavano due persone intente a cambiarsi gli abiti sotto l’unico cavalcavia che vi si trova, così da sottrarsi alla pioggia. I due personaggi venivano subito bloccati, riconosciuti ed identificati. Prima di essere immobilizzato, uno dei due gettava alle frasche una spranga di ferro, quasi certamente utilizzata per l’effrazione. Emergeva dalla perquisizione che i due avevano addosso 12 banconote da cinque e dieci euro che venivano loro sequestrate.

Coercitivamente condotti in caserma in viale Bracci, i due venivano tratti in arresto, in attesa del processo con rito direttissimo che potrebbe esser compiuto già stamattina, oppure rinviato a domani. Se dovesse verificarsi la seconda ipotesi, i due arrestati potrebbero essere ospitati sino all’udienza nelle camere di sicurezza di viale Bracci, dove potranno riflettere per qualche ora sulle loro colpe e sulle loro sfortune.