Rubati oggetti del fratello defunto. I carabinieri ritrovano tutto. Ecco il ‘grazie’ di Federico

“Vorrei fare un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine”.

Comincia così una storia come tante altre, almeno all’apparenza. Comincia da dove, spesso, molte altre storie finiscono. Nei furti che purtroppo lasciano l’amaro in bocca, la violenza nell’intimità delle nostre case o dei nostri luoghi di lavoro e che non sempre hanno colpevoli o refurtiva ritrovata.

Stavolta, chissà, viene da pensare anche a qualcosa che non ha a che fare con il nostro essere umani e terreni, la situazione si è risolta nel migliore dei modi ed è una situazione fatta da una serie di coincidenze.

Tutto è successo qualche giorno fa, tra lunedì 20 e martedì 21 febbraio, nell’arco di tempo che va dalle 20 alle 9 del mattino successivo. E’ proprio di prima mattina che Federico Borgianni, proprietario di un locale adibito a garage, a Rosia, si rende conto che una delle finestre dell’immobile è stata divelta e all’interno del garage manca diverso materiale.

“Sono entrati i ladri, durante la notte e si sono portati via utensili per lavoro per un ammontare di circa 6mila euro (utensili inscatolati di marca conosciuta utili a lavorazioni in edilizia) ed effetti che sono appartenuti a mio fratello Leonardo, morto giovanissimo. Uno scherzo del destino? Il furto è stato perpetrato proprio nel giorno del suo secondo anniversario della morte. Questo naturalmente ha causato un ulteriore disagio a tutta la famiglia. Una violenza sì per il danno economico ma è stato, in quel momento, subìre una violenza psicologica ed emotiva enorme. Il danno causato dai ladri è stato grande per il valore affettivo, oltre che per quello economico.

Tra gli oggetti rubati c’era infatti anche la bicicletta appartenuta a Leonardo, oggetto che conserviamo con grande amore”.


Così, Federico sporge denuncia alla stazione dei carabinieri di Rosia. I militari effettuano il sopralluogo e probabilmente individuano dettagli che poco dopo sarebbero stati utili. In poche ore, tutta la refurtiva è stata ritrovata  dai carabinieri di Rosia: era letteralmente sparsa nel raggio di alcuni chilometri nelle campagne vicine, lasciata lì dai malviventi che verosimilmente avevano dovuto lasciarla ma contavano di tornarla a prendere successivamente. E per questo si sono traditi: erano in tre, sono stati presi e denunciati e piede libero.


Per tutto questo la famiglia Borgianni vuol ringraziare calorosamente il Comandante della Stazione di Rosia, maresciallo Corrado Serravalle, e tutti i militari che in una manciata di ore sono riusciti a chiudere il caso e rintracciato anche gli autori del furto.

“Spesso passa in sordina il lavoro che fanno in silenzio le Forze dell’Ordine, questo è però un esempio lampante delle capacità di chi per mestiere è al servizio della comunità tutta. Grazie di cuore”.

Katiuscia Vaselli