Operazione “Luna” contro lo spaccio di droga a Chiusi

carabinieri

A seguito di attività investigativa mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Chiusi e Chiusi Scalo, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Montepulciano, l’11 marzo scorso, hanno dato esecuzione a 8 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari , emesse dal tribunale di Montepulciano, rispettivamente nei confronti di :  F. F. J. R., venticinquenne, brasilano, residente a Montepulciano (SI), di fatto domiciliato in Chiusi (SI) disoccupato; N. L., ventiquattrenne, residente in Chiusi, studente; T. M., cinquantenne di Chiusi (SI), in attesa di occupazione con precedenti di polizia; D. S., quarantacinquenne napoletano a residente in Chiusi (SI), disoccupato con numerosi precedenti di Polizia; C. S., ventiduenne di Chiusi (SI) , ivi residente, operaio; S. S., ventenne, brasiliano residente nel perugino, studente; Q. L., ventottenne originario di Aversa ma residente in Chiusi (SI), disoccupato; D. R., venticinquenne originario di Caserta ma di fatto, domiciliato in Chiusi (SI), operaio.

 

Le ordinanze di custodia cautelare, sono state disposte a seguito di una minuziosa e complessa attività di osservazione, pedinamento e controllo svolta dai militari dell’Arma, da giugno ad ottobrel 2012, che ha permesso di accertare l’attività illecita degli 8 soggetti e di arrestarne, in quel periodo, ben 6 in flagranza di reato ed eseguire un fermo di P.G.. L’attività investigativa ha permesso inoltre di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Montepulciano per spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, ulteriori tre individui: M.C.. cinquantenne di Città della Pieve, T.S., ventenne di Chiusi e F.N.A. camerunense trentenne domiciliato in Perugia, per attività svolte in Città della Pieve e Perugia.

Fin dal mese di giugno dello scorso anno, nel territorio di competenza della Compagnia Carabinieri di Montepulciano, sono stati operati numerosi quanto mirati controlli finalizzati ad ottenere conferme circa un traffico di stupefacenti del tipo marijuana, hascisc e cocaina, specialmente nelle zone di Chiusi e Chiusi Scalo. Da qui, sono stati eseguiti quotidiani servizi di pedinamento e osservazione nei confronti dei potenziali artefici dell’attività di spaccio.

 

Una volta individuati questi soggetti, grazie ad un binomio vincente tra attività tecnica ed attività posta in essere direttamente sulla piazza “ vecchia maniera”, i carabinieri sono riusciti ad ottenere conferme investigative, grazie anche al rinvenimento di dosi di stupefacente sequestrate di volta in volta a vari acquirenti della zona.

Gli incontri tra gli spacciatori e gli acquirenti, avvenivano per lo più sotto le abitazioni degli arrestati o al di fuori di alcuni bar della zona di interesse, previ contatti telefonici o precedenti incontri tesi al successivo accordo.

 

Di particolare interesse ed a conferma delle accuse mosse a carico degli indagati e che hanno confermato l’attività delittuosa e la successiva emissione delle misure cautelari, sono stati i 6 arresti operati in flagranza ed un fermo di P.G. che hanno permesso il rinvenimento di ingenti quantità di sostanza stupefacente. In particolare:

– il 4 agosto i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Montepulciano unitamente ai colleghi della Stazione di Chiusi Scalo, traevano in arresto in flagranza di reato D.S. e T.D. (poi colpiti da custodia cautelare) di Chiusi per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due venivano fermati a bordo della propria autovettura all’interno della quale, a seguito di perquisizione, i carabinieri rinvenivano gr 500 circa di sostanza stupefacente tipo marijuana che i due, nel pomeriggio, avevano reperito nel litorale laziale.

– Il 7 agosto i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Montepulciano unitamente ai colleghi della Stazione di Chiusi Scalo, traevano in arresto in flagranza di reato C.S. ( poi colpito da custodia cautelare) e Z.D., operaio trentatreenne di Chiusi. . I due venivano fermati a bordo dell’ autovettura di proprietà di Z.D. ove i carabinieri rinvenivano gr 100 circa di sostanza stupefacente tipo haschis che i due, nel pomeriggio, avevano reperito in Perugia da un cittadino magrebino. La successiva perquisizione operata presso i rispettivi domicili dei due, permetteva di rinvenire ulteriori 4 grammi di hashisc, nr 3 bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento dello stupefacente.

– Il 22 agosto, il Nucleo Operativo di Montepulciano, in collaborazione con personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Perugia, hanno tratto in arresto in flagranza di reato,in Perugia, S.S. (poi colpito da custodia cautelare) e un camerunense F.N.A., in quanto trovati in possesso di gr 200 di sostanza stupefacente del tipo marijuana, materiale per il confezionamento, quattro bilancini di precisione e la somma contante di 210 euro. S.S. era attenzionato dai Carabinieri di Montepulciano in quanto lo stesso riforniva di ingenti quantitativi di stupefacente due soggetti di Chiusi che a loro volta vendevano al dettaglio. Infatti S.S. si procacciava la droga dall’ amico camerunense e consegnava la stessa direttamente a Chiusi. Nel corso dell’arresto in flagranza dei due soggetti sopracitati, un terzo individuo, K.D.E., ventitreenne, originario della Costa d’Avorio è riuscito a sottrarsi all’arresto in quanto gravemente indiziato della detenzione di un quantitativo pari a grammi 70 di marijuana e della cessione di grammi 5 della medesima in favore di alcuni tossicodipendenti di Perugia. In data 01 settembre i carabinieri del Nucleo Operativo di Montepulciano, unitamente a quelli del Nucleo Investigativo di Perugia, hanno proceduto all’esecuzione del Provvedimento di fermo emesso dalla procura della Repubblica di Perugia, nei confronti del soggetto avoriano che si era sottratto all’arresto, localizzandolo, a seguito di numerosi e certosini servizi, presso un suo connazionale in località Ponte nuovo di Torgiano (PG) . Il soggetto è stato quindi arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Perugia.

 

I due soggetti arrestati in flagranza, S.S. e F.N.A., sono anche risultati essere dei collaboratori di soggetti nigeriani dediti a grande smercio di stupefacenti in Perugia. I nigeriani si avvalevano dei due giovani per lo smercio al minuto della droga; questo fattore, ha permesso ai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale di Perugia, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di droga, di trarre in arresto tre soggetti nigeriani (due uomini e una donna). Gli stranieri, a seguito di alcuni servizi di osservazione e pedinamento svolti dai carabinieri di Perugia, sono stati controllati mentre stavano cedendo dello stupefacente ad altri giovani. I successivi accertamentI e le perquisizioni, hanno portato al rinvenimento di circa 3 kilogrammi di sostanza stupefacente tipo marijuana e di tutto il materiale occorrente per il confezionamento che ha consentito di trarre in arresto i tre cittadini nigeriani.

Al momento dell’esecuzione delle misure cautelari ed a seguito delle perquisioni personali e domiciliari delegate dall’A.G., sono stati rinvenuti un bilancino di precisione ed ulteriori gr 6 di sostanza stupefacente tipo marijhuna e gr 2 di hashish.

 

A seguito di tutta l’attività investigativa, sopra narrata, nei giorni scorsi il Tribunale di Montepulciano ha emesso le ordinanze di custodia cautelare che sono state eseguite lo scorso 11 marzo.

Le indagini intraprese dai carabinieri del nucleo operativo di Montepulciano, hanno consentito di stabilire che gli indagati, in modi diversi tra loro, risultano essere tutti coinvolti nello smercio di sostanze stupefacenti che interessa principalmente il Comune di Chiusi, il Comune di Città della Pieve (in particolare la Frazione di Po’ Bandino), il capoluogo Umbro ed il litorale laziale.

L’esecuzione delle custodie ha sicuramente scongiurato più gravi danni alle persone come conseguenza di possibili “overdosi” e ridotto la grave ed irrefrenabile potenzialità criminale dei soggetti coinvolti tenuto conto del poter di assoggiamento che i pusher hanno nei confronti dei loro “clienti” e dell’elevato allarme sociale che l’attività di spaccio di droga crea nella popolazione.

 

Attualmente, tutti i soggetti destinatari di custodia, sono agli arresti domiciliari in attesa delle decisioni che saranno adottate dall’A.G. inquirente.