Furto alla palestra Primo Salto. Doretti: “Colpo vile alla casa dei bambini”

“Al di là del danno sento violata quella che è la casa dei bambini”. Una grande amarezza quella di Claudio Doretti, che appena cinque anni fa aveva coronato il sogno lunghissimo di portare a Siena un luogo dove i bambini potessero giocare insieme divertendosi con semplicità, come una volta, per non perdere il sapore dei giochi più tradizionali che di fatto sono anche attività fisica. Più che una palestra, un gioco. Più che un progetto, un sogno: nasceva così l’idea di Primo Salto. C’è voluto tempo perché Doretti trovasse uno spazio fisico vero per i bambini e alla fine ce l’ha fatta, anche controcorrente, grazie all’entusiasmo dei bambini e delle famiglie, sempre più numerose, che hanno creduto nella sua idea attraverso gli occhi della gioia semplice e vera dei bimbi.

Primo Salto è così diventata un esempio per tutti e forse questo può aver disturbato qualcuno. Chissà. Forse si tratta della bravata di qualche idiota poco di buono perché, a giudicare da quello che è successo nel pomeriggio di ieri, quello che si è verificato non è stato un vero e proprio furto. Ma a questo daranno risposta gli uomini della questura che stanno indagando, magari coadiuvati dalla presenza di telecamere che si spera abbiano fissato, almeno nelle vicinanze della palestra Primo Salto (ex Alfieri), le facce dei balordi che hanno perpetrato il gesto a spregio.
Il proprietario è convinto che di questo si tratti, anche se alla fine i danni che si contano sono ingenti: “c’è amarezza – commenta Doretti al ritorno dalla questura dove ha sporto denuncia – non tanto per il danno materiale, quello è solo questione di tempo e soldi. c’è più amarezza perchè la sensazione è che sia la bravata di ragazzini e mi sento colpevole di non aver fatto capire a pieno che quello che facciamo è proprio per loro. Mi dedico animae corpo ai ragazzi e che avvengano cose così la vivo come un fallimento del mio lavoro. Significa che c’è tanto ancora da fare per insegnare rispetto delle cose e delle persone. Far capire che dietro ad oggetti distrutti ci sono sacrifici di persone che dedicano la loro vita ai ragazzi”.


Sono stati spaccati vetri e porte, rubate tutte le chiavi, cibo e bevande che servono per le merende, cinquanta palloni, i tappetini, pochi euro che erano in cassa, il computer portatile è stato usato come un boomerang ed è ovviamente andato distrutto. Qualche migliaio di euro di danni.

“Per me è più che una casa è il luogo del mio sogno che è diventato il luogo di tanti bambini e ragazzi di Siena – conclude Doretti, che nonostante la chiusura della palestra per le ferie si è già messo al lavoro per riportare tutto alla normalità al ritorno dei bambini – ci rimboccheremo le maniche per ricomprare il materiale trafugato o distrutto..palloni, tappetini e per risistemare le cose danneggiate”.

Katiuscia Vaselli