Caso David Rossi: Pierluigi Piccini indagato per diffamazione

La procura di Genova ha sequestrato la puntata de Le Iene andata in onda ieri sera. La parte acquisita dai magistrati genovesi riguarda la vicenda Monte dei Paschi di Siena e la morte di David Rossi, ex capo della comunicazione della banca, precipitato da una finestra dei Rocca Salimbeni nel 2013. Il giornalista ha intervistato un ragazzo che ha raccontato di essersi prostituito a festini cui avrebbero partecipato personaggi di spicco della banca e della magistratura. La procura di Genova – competente ad indagare, poiché i fatti riguardano anche magistrati di Siena – aveva aperto un fascicolo per abuso d’ufficio a carico di ignoti dopo l’intervista rilasciata a Le Iene dall’ex sindaco senese Pierluigi Piccini che aveva detto di aver saputo di ‘festini’ ai quali avrebbero partecipato importanti personaggi della magistratura e della politica e che forse l’inchiesta sulla morte di Rossi era stata ‘affossata’ per questo. Dopo la trasmissione di Mediaset e le dichiarazioni di Piccini, i pm senesi avevano presentato querela per diffamazione: per questo fascicolo a breve dovrebbe arrivare una svolta con l’iscrizione nel registro dei primi indagati. Sempre nel capoluogo ligure e’ aperta l’inchiesta sulla lettera di minacce, accompagnata da un proiettile, indirizzata al pm senese Aldo Natalini che si era occupato anche della vicenda Mps. L’ipotesi di reato e’ tentata minaccia grave.
“Se quanto emerso dall’ultima puntata dell’inchiesta de ‘Le Iene’ trovasse puntuale riscontro, si confermerebbe il quadro allarmante di una commistione perversa tra alta dirigenza Mps, magistratura senese, mondo imprenditoriale e politico. Uno scenario gravissimo di cui la procura di Genova non potrà non tener conto”. Lo osservano i senatori del M5s Elio Lannutti e Daniele Pesco, in merito alle rivelazioni di un testimone anonimo, rese alla trasmissione Mediaset andata in onda ieri sera, sui “festini di Siena” e sulla morte di David Rossi. “Da quelle dichiarazioni, se confermate, emergerebbe soprattutto la possibile pressione ricattatoria sui magistrati che partecipavano ai festini, derivante dalle eventuali registrazioni degli stessi incontri – aggiungono Lannutti e Pesco – A questo punto auspichiamo che la procura competente stringa i tempi e che si garantisca massima tutela ai testimoni che contribuiranno a squarciare il velo di pesante omertà che ancora avvolge la tragica morte di Rossi. Noi – concludono i due senatori Cinquestelle – continueremo a lottare affinché si giunga alla completa verità”.
Intanto l’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini, candidato per le prossime amministrative è stato indagato per diffamazione dai magistrati genovesi. Insieme a lui sono stati iscritti nel registro degli indagati i giornalisti de Le Iene autori della prima puntata, andata in onda lo scorso anno, sui presunti festini a luci rosse a cui avrebbero partecipato alcuni magistrati senesi. Questo fascicolo per diffamazione era stato aperto subito dopo la querela presentata dai pm toscani dopo la messa in onda della trasmissione. Era rimasto contro ignoti ma dopo l’ultima puntata, andata in onda ieri sera, durante la quale è stato sentito un ragazzo che avrebbe partecipato ai festini, i pm di Genova hanno iscritto i nomi nel registro degli indagati. Nei prossimi giorni il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati e il sostituto Cristina Camaiori sentiranno i giornalisti de Le Iene per cercare di trovare riscontro alle dichiarazioni rese dall’ultimo testimone. L’interrogatorio avverrà in forma assistita, ovvero con la presenza di un avvocato. Questa inchiesta per diffamazione “viaggerà” in parallelo con quella per abuso d’ufficio, a carico di ignoti, aperta invece sulle indagini “abbuiate” dai pm senesi. Secondo la tesi dell’allora sindaco, le indagini su David Rossi, ex capo della comunicazione della banca, precipitato da una finestra dei Rocca Salimbeni nel 2013, sarebbero state “insabbiate” perché alcuni magistrati senesi avrebbero preso parte a festini in alcune ville toscane.