Commemorazione dei giudici Falcone e Borsellino. Il ricordo in consiglio provinciale

Vogliamo commemorare il giudici Falcone e Borsellino e con loro tutte le vittime della mafia, del terrorismo e di ogni forma di criminalità”. Apre così Riccardo Burresi, Presidente del consiglio provinciale di Siena, l’assise provinciale continuando: “20 anni fa gli attentati che portarono alla morte dei giudici Falcone e Borsellino non furono la vittoria della mafia, ma l’inizio della sua sconfitta, l’inizio della vittoria dello Stato che mandò i suoi uomini migliori a respingere l’aggressione mafiosa in nome di una comunità civile e di un Paese unito e forte. Vogliamo tenere vivo il ricordo e fortificare la speranza” – afferma Burresi. “Voglio rivolgere ai più giovani questo messaggio perché il futuro della società e le sorti della legalità dipendono dalle nuove generazioni. Ecco perché oltre alla strage di Capaci questa mattina vogliamo ricordare le vittime del terribile attentato ad una scuola di Brindisi che ha provocato la morte di una ragazza di sedici anni e il ferimento di altre 5 studentesse. E’ l’ultimo episodio di inaudita violenza di una serie di atti intimidatori avvenuti in questi ultimi tempi. L’attentato di Brindisi è particolarmente grave ed odioso perché perpetrato contro una scuola e i suoi indifesi studenti. Si è voluto colpire il futuro di questo paese – aggiunge il presidente Burresi – e una delle sue istituzioni più importanti che grazie al lavoro appassionato di migliaia di insegnati tiene assieme la nostra società e costruisce il suo domani. E’ dalla scuola che può germogliare il seme della legalità e della speranza, perché è nella scuola che si formano i cittadini consapevoli che con gli strumenti della cultura e del sapere possono respingere gli assalti della barbarie e della degenerazione dei valori. Esprimo lo sdegno incondizionato per un vile attentato ad uno dei presidi fondamentali della civiltà. E’ necessario – conclude Burresi – non abbassare la guardia ma fortificare tutti gli sforzi e le volontà di tutto il consesso civile per combattere con le armi delle legalità e della fede nella democrazia, ogni barbarie che si tenti di frapporre sulla strada del progresso umano”.