Bezzini: “Giusta la mobilitazione dell’Ance, gli enti locali devono essere messi nelle condizioni di pagare le imprese”

“Giusta la mobilitazione dell’Ance, gli enti locali devono essere messi nelle condizioni di pagare le imprese”. A dirlo è Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena, in vista della giornata di mobilitazione indetta per il prossimo 15 maggio dall’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) per chiedere una revisione delle norme che ritardano i pagamenti da parte della pubblica amministrazione, a partire dal Patto di stabilità. “La Provincia di Siena – afferma il presidente Bezzini – ha sollevato più volte il tema dei limiti imposti dal Patto di stabilità agli enti locali, chiedendone un allentamento in tempi rapidi per favorire gli investimenti sul territorio e, quindi, anche il rilancio dell’economia. E’ paradossale e inaccettabile, soprattutto in una fase tanto delicata, non poter spendere risorse che abbiamo materialmente a disposizione. Per quanto riguarda la Provincia di Siena rispettare il Patto di stabilità significa non poter spendere circa 24 milioni di euro che abbiamo in cassa”.
 
“Stiamo rispettando le norme – sottolinea Bezzini – ma non è semplice da spiegare a chi attende il pagamento del lavoro svolto. Abbiamo già ricevuto alcune lettere da parte di imprese e ne comprendiamo tutto il disappunto e la preoccupazione, siamo di fronte a una situazione inaccettabile. A loro va la nostra vicinanza e solidarietà, ma non è sufficiente. Se la priorità, a livello nazionale, è di rimettere in moto il Paese e la sua economia, che vede nel comparto imprenditoriale delle costruzioni un settore rilevante, è fondamentale che il governo e il Parlamento si muovano rapidamente per allentare il Patto di stabilità, almeno sulla spesa per investimenti. Non possiamo più permetterci di aspettare, ce lo chiedono le nostre imprese, ce lo chiedono interi settori dell’economia italiana in sofferenza per vincoli di spesa che possono e devono essere rivisti se vogliamo dare respiro all’economia”.